Madre Teresa verso la Santità: quella volta a Rivarolo per un premio della Diocesi
Una sola volta Madre Teresa è stata nella nostra diocesi. L’incontro con la nostra gente fu a Rivarolo Mantovano e la madre dei poveri arrivò per ricevere il premio “Torri Merlate”, una straordinaria intuizione del commendator Regonaschi che portò in paese anche Jacques Cousteau, Umberto Veronesi e Antonino Zichichi. FOTOGALLERY
Domenica mattina Madre Teresa di Calcutta, la suora dei poveri, “la matita nelle mani di Dio” come lei si definiva, diventa Santa. A Roma è uno degli eventi più attesi del Giubileo. Piazza San Pietro sarà riempita da oltre duecentomila persone provenienti da tutto il mondo. La canonizzazione sarà presieduta da Papa Francesco, ci saranno delegazioni ufficiali da 15 nazioni, telecamere da tutto il pianeta. Il Giubileo della Misericordia celebra così una piccola suora albanese diventata un simbolo della Pietà cristiana del XX secolo al servizio dei più poveri del mondo.
Una sola volta Madre Teresa è stata nella nostra diocesi. L’incontro con la nostra gente fu a Rivarolo Mantovano nel 1982 e la madre dei poveri arrivò per ricevere il premio “Torri Merlate”, una straordinaria intuizione del commendator Emilio Regonaschi che portò in paese anche Jacques Cousteau, Umberto Veronesi e Antonino Zichichi. Le foto di Luigi Briselli testimoniano quella straordinaria giornata vissuta da migliaia di persone provenienti dal mantovano e dal cremonese. “ Ci si trova davanti una esile donna, malmessa, curva, rugosa, esitante nell’andatura, avvolta in un ‘sari’ bianco logorato dall’uso, ridotto alla trama”, così descrive l’arrivo di Madre Teresa il settimanale “Mondo Padano” dell’epoca. Santa Teresa di Calcutta arrivò in paese alle 9 dove si è intrattenuta con gli ospiti della casa di riposo, poi in piazza, tra due ali di folla. La presentazione di don Carlo Pedretti, il saluto di Vincenzo Bonassisi a nome degli organizzatori e la consegna del premio. “Imparate a riconoscere i poveri anche tra di voli, che ve ne sono ancora molti – ha detto madre Teresa ringraziando – Sappiate essere per loro portatori di quell’amore grande che Dio ha per noi ogni giorno. Nel mondo – ha proseguito – non esiste solo la fame fisica c’è anche ben viva la fame d’amore. Pregate per la pobvera che gente che è ovvunque, da Roma a New York”.
E’ seguita la messa all’aperto con l’omelia del vescovo di Cremona monsignor Fiorino Tagliaferri. Dopo la celebrazione della Messa, Madre Teresa è partita immediatamente per Milano per far ritorno, in aereo, in India, nella sua Calcutta dalle strade piene di povera gente e dalla miseria sempre più profonda.
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