Cronaca

Maxi truffa ai danni dell'Inps: i carabinieri scoprono un giro di falsi badanti

All’indagine denominata “BAD-anti” i Carabinieri di Casalmaggiore - tra accertamenti e controlli incrociati - hanno lavorato per circa un anno, al termine del quale sono stati individuati e identificati 25 cittadini extracomunitari che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cremona

CASALMAGGIORE – Maxi-truffa ai danni dell’INPS ottenuta attraverso la condotta fraudolenta di false assunzioni di cittadini extracomunitari come lavoratori-badanti che in tal modo riuscivano a farsi rinnovare indebitamente il permesso di soggiorno ottenendo altresì l’indennità di disoccupazione dellente previdenziale pubblico.

All’indagine denominata “BAD-anti” i Carabinieri di Casalmaggiore – tra accertamenti e controlli incrociati – hanno lavorato per circa un anno, al termine del quale sono stati individuati e identificati 25 cittadini extracomunitari che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cremona per aver prodotto dal 2009 ad oggi falsi contratti di lavoro domestici che servivano sia per rinnovare il Permesso di Soggiorno sia per assicurarsi indebitamente l’Indennità di Disoccupazione dall’INPS. Per tale motivo venivano tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria, in quanto ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico e procurato ingresso clandestino.

Ad insospettire i Carabinieri di Casalmaggiore è stata la singolarità del fatto che i 25 cittadini extracomunitari risultavano in un primo momento essere stati regolarmente assunti come “badanti” da un’ignara coppia di anziani, perfettamente in salute ed autonoma, che ha immediatamente provveduto a sporgere querela in quanto nel frattempo si era vista recapitare dall’INPS la richiesta di versamento dei contributi per i 25 “pseudo badanti” assunti a loro insaputa.

Con tale condotta truffaldina, oltre al rinnovo del Permesso di Soggiorno che diversamente non sarebbe spettato, si è consumato anche un ingente danno erariale ai danni dell’INPS, il cui ammontare è ancora in corso di accertamento attraverso i controlli incrociati dei Carabinieri con gli uffici centrali dell’INPS a Roma, anche se è facile prevedere – considerato l’elevato numero dei denunciati che hanno ottenuto fraudolentemente il rimborso sin dall’anno 2009 – che possa facilmente superare il milione di euro.

Simone Bacchetta

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