Piano Urbano del Traffico, critiche pesanti di Giancarlo Simoni (Slow Town) e Andrea Visioli
Il Vas sottolinea che uno dei 'problemi' del progetto dell'area parco è proprio la riduzione delle piante. La soluzione paventata? Potenziare il resto. Visioli: "E dove le mettono le piante? Devo incatenarmi per non farle tagliare?"
CASALMAGGIORE – Ancora il PUT (Piano Urbano del Traffico), e ancora polemiche. Dopo la pubblicazione in anteprima dei primi disegni del documento che verrà presentato con l’inizio di settembre, ora sottoposto alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), è Gian Carlo Simoni (Comitato Slow Town) a muovere pesanti critiche sul progetto. A partire dal disegno della nuova piazza.
“In Piazza Garibaldi è guerra ai Pedoni. Il recupero dei posti auto di via Favagrossa, causa doppio senso di marcia, farà perdere tre passaggi pedonali in piazza rendendo inaccessibile ai pedoni la farmacia comunale, la Proloco, la Biblioteca, la galleria Gorni e via Favagrossa per chi è sul listone. I flussi pedonali non sono stati considerati, ma le piazze sono punti d’incontro per Pedoni. Chi uscirà dalla galleria si troverà una barriera di auto parcheggiate per andare sul listone, chi dalla banca Intesa vorrà passare in edicola si troverà davanti una barriera con le auto che non hanno più l’obbligo di fermarsi e senza strisce pedonali. Dal listone non si avrà più accesso diretto sull’angolo di via Favagrossa con le auto in doppio senso. Diteci che anche questo è uno scherzo”.
Ma non è il solo punto ad essere preso di mira. Anche via Saffi, con la rotatoria, è sottoposta a critiche “Questa rotonda davanti ai vigili è inutile e pericolosa. Una rotonda con dei parcheggi in mezzo? Dalla discesa di via Giordano Bruno non si potrà più andare direttamente su via del Lino perché hanno messo un parcheggio sulla punta e mancano tutti i flussi pedonali per salire sull’argine maestro, i pedoni non esistono. Quel passaggio pedonale in mezzo alla rotonda è pericoloso e non lo userà mai nessuno. Un passaggio pedonale tra un portone di un palazzo e il portone dei vigili. Bastava un passaggio pedonale per chi scende dalla scalinata dell’argine (che oggi non c’è) e uno spatitraffico in mezzo”.
Terzo punto ad essere contestato lo ‘sventramento’ del parco di via Porzio per far spazio ai parcheggi: “Il nuovo Piano urbano del traffico prevede lo sventramento del parco del plesso Romani con abbattimento di molte piante e l’apertura di una strada in mezzo al parco dall’ultimo tratto di via Marconi. I bambini giocheranno in mezzo alle auto in transito? Gli studenti cammineranno sulla strada con le auto che sfrecciano a fianco? Vicino ai parchi e alle scuole il traffico motorizzato va tolto non aumentato. Chi, sano di mente, porterà i propri bambini a giocare in mezzo al traffico? Diteci che è uno scherzo”.
Sullo stesso punto anche l’ex consigliere comunale Andrea Visioli è critico. “Dopo la notizia della raccolta firme per non sventrare il parco, una delle ultime aree verdi rimaste in centro città, mi hanno contattato in tantissimi. Qui pensano che abbattere alberi sia una cosa normale”. La raccolta firme contro il progetto partirà a breve. Il Vas peraltro sottolinea che uno dei ‘problemi’ del progetto dell’area è proprio la riduzione delle piante. La soluzione paventata? Potenziare il resto. “E dove le mettono le piante? L’area è già quasi satura, già qualche anno fa le hanno tagliate. Devo incatenarmi alle piante per non farle tagliare?”
Nazzareno Condina