"La salute è un bene prezioso": da Viadana un progetto per il territorio e le sue donne
Da un lato l’attenzione alla comunicazione, dall’altro l’attività di screening. Lara Cavalli ha spiegato che le visite preventive nella popolazione femminile sono cresciute dal 48 al 62%, il che è un buon segno, così come il bollino rosa ottenuto dall’Azienda Ospedaliera di Cremona. Tuttavia occorre non abbassare la guardia.
CASALMAGGIORE – Quando il comune di Viadana, capofila del progetto finanziato con 15mila euro da Regione Lombardia, si è proposto di partecipare a “Progettare la parità in Lombardia”, ecco che subito ha pensato all’ambito della salute, dunque all’Asst di Cremona e all’ospedale Oglio Po. Ne è uscito un piano rivolto soprattutto alle donne – non a caso la locandina era scritta in caratteri rosa – che ha coinvolto i comuni di Casalmaggiore, Commessaggio, Rivarolo Mantovano, oltre alle Unioni Municipia e Palvareta Nova, senza dimenticare le tante aziende che hanno sostenuto l’iniziativa (Max Mara Casalmaggiore, Caleffi Spa, fabbricadigitale, Barbieri), i sindacati e le scuole, con l’Istituto Don Bosco di Viadana in testa.
“La salute è un bene prezioso”, questo il titolo del progetto finanziato, è stato presentato venerdì mattina presso la sala conferenza dell’ospedale Oglio Po alla presenza dei sindaci di Viadana Giovanni Cavatorta, di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, di Camillo Rossi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cremona e di Lara Cavalli, esperta in bandi per i comuni partecipanti. Con loro tra il pubblico anche altri amministratori, come il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari e il vice di Motta Baluffi Simone Agazzi, a conferma dell’interesse territoriale del progetto: tutto è partito, come ha spiegato Cavatorta, dai dati forniti da Onda, l’osservatorio nazionale della salute delle donna, che ha confermato la tendenza verso il raddoppio della percentuale della popolazione mondiale over 60, con particolare attenzione per il cosiddetto sesso debole, dato che il 75% di 280mila presenze in residenze sanitarie assistenziali è femminile.
Dopo il maggiordomo aziendale, poi sviluppatosi in una direzione leggermente differente e ulteriore grazie al Concass con il maggiordomo di via, Bongiovanni ha parlato di “un nuovo progetto per le Pari Opportunità”. Già, ma in cosa consiste? Da un lato l’attenzione alla comunicazione, dall’altro l’attività di screening. Lara Cavalli ha spiegato che le visite preventive nella popolazione femminile sono cresciute dal 48 al 62%, il che è un buon segno, così come il bollino rosa ottenuto dall’Azienda Ospedaliera di Cremona. Tuttavia occorre non abbassare la guardia. Per questo, da novembre ad aprile, su dodici weekend scelti in anticipo, verranno fissati eventi di comunicazioni e sensibilizzazione denominati open-week, ad orari che ovviamente si sposano con le esigenze lavorative femminili: il venerdì dalle 17 alle 21, il sabato e la domenica dalle 9 alle 13. Verranno affrontate tematiche diverse, con particolare attenzione per le malattie cardiovascolari, osteoporosi e tumori prettamente femminili.
A tal proposito, la seconda azione riguarderà le nuove generazioni: l’Istituto Don Bosco di Viadana, infatti, cercherà di progettare momenti ad hoc per sensibilizzare al tema del carcinoma della cervice uterina, dato che la vaccinazione (gratuita) per le bambine fino ai 12 anni è in aumento, ma può ulteriormente migliorare. Prima della conclusione della conferenza Camillo Rossi e l’assessore comunale di Casalmaggiore Sara Valentini sono intervenuti sottolineando come questo progetto sia il primo del nuovo ambito omogeneo Oglio Po, dopo la sperimentazione approvata da Regione Lombardia, oltre a chiedere a tutti gli operatori del presidio il massimo sforzo e la massima professionalità anche nell’informazione: perché dove c’è buona sostanza, dev’esserci anche buona comunicazione, ha evidenziato Rossi rivolgendosi direttamente al personale medico e infermieristico e spegnendo così indirettamente le polemiche legate ai continui timori di ridimensionamento della struttura.
Giovanni Gardani