Crisi, come sta industria in Oglio Po: il rapporto Fim Cisl sul primo semestre 2016
In Lombardia il 5% degli interventi di cassa straordinaria è rappresentato dalla cig in deroga, il provvedimento straordinario che vale in particolare per i lavoratori delle piccole aziende privi della copertura di ammortizzatori sociali, che cala rispetto al 2015 ma solo a causa della maggiore selettività dei requisiti.
Aumenta il ricorso alla cassa integrazione ordinaria che coinvolge 865 aziende (760 nel semestre precedente) e 24.663 lavoratori (19.377 nel semestre precedente). In diminuzione invece la cassa integrazione straordinaria con 139 aziende (221 aziende le precedenti) anche se cresce il numero di lavoratori coinvolti pari a 6.771 (6.360 nel semestre precedente). Sono questi i dati emersi dal rapporto sul primo semestre 2016 di Fim Cisl sull’industria lombarda, giudicata ancora in difficoltà.
L’andamento della mobilità si impenna toccando 67 aziende (56 il semestre precedente) e raggiungendo quota 2.480 licenziamenti (1.574 nel semestre precedente), che si aggiungono alle migliaia dei semestri precedenti, riportando il contatore ai livelli del 1° semestre 2015 e confermando il persistere della crisi e la de-responsabilizzazione di diverse aziende rispetto all’impatto sociale.
Il 5% degli interventi di cassa straordinaria è rappresentato dalla cig in deroga, il provvedimento straordinario che vale in particolare per i lavoratori delle piccole aziende privi della copertura di ammortizzatori sociali, che cala rispetto al 2015 ma solo a causa della maggiore selettività dei requisiti.
Aumenta il ricorso ai contratti di solidarietà: 42 aziende interessate, anche se i lavoratori coinvolti calano a 3.785 rispetto al semestre precedente. Il totale degli accordi stipulati negli ultimi 24 mesi è pari a 193 per un totale di 21.167 lavoratori, numeri che, seppur in calo, fanno totalizzare oltre 9.000 posti di lavoro salvati che confermano la bontà di uno strumento di solidarietà vera, pur se reso meno conveniente dal punto di vista economico dopo l’ultima riforma.
Ecco nel dettaglio i dati emersi sul territorio Casalasco e Viadanese, suddiviso in due tabelle distinte:
redazione@oglioponews.it