Cultura

L'International Festival chiude la 20esima edizione Porzani: "Migliore di sempre"

Angelo Porzani ha ricordato che, nonostante la fatica, quella era l'edizione più bella che si potesse ricordare. Massimo Araldi invece, con il consueto impeto sentimentale, ha preso per mano ciascuna delle giovani e carine violiniste sottolineandone la grazia e il talento, predicendo loro una sicura carriera ai massimi livelli.

CASALMAGGIORE – Il rischio subito dal Casalmaggiore International Festival domenica sera era quello della distrazione. Mai tanto pubblico seduto nel cortile di Palazzo Melzi, raggiungibile sia da via Baldesio che da Vicolo del Tesoro, ha avuto la tentazione di guardare altrove incantato da tanta bellezza scenografica. Alle spalle il profilo romantico del cupolone con il campanile del Duomo al tramonto. Davanti gli archi della nobile residenza, con le volte messe in risalto da effetti tenui di luci rosa e azzurre.

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Per questo lo sguardo dei presenti guizzava a destra e a sinistra e poi verso l’alto, tralasciando a volte ciò che stava sotto, ossia i giovani artisti impegnati sul palcoscenico sovrastato dal grande pianoforte nero. Se gli occhi se ne andavano in giro su e giù per fortuna, c’erano comunque le orecchie a riportare le cose al giusto posto godendosi un evento la cui bellezza era direttamente proporzionale al luogo dove si teneva. E poi c’erano Angelo Porzani e Massimo Araldi, la testa e il  cuore del Festival a riportare l’attenzione a  quello che stava accadendo. Il primo a ricordare che, nonostante la fatica, quella era l’edizione più bella che si potesse ricordare. Araldi invece, con il consueto impeto sentimentale, ha preso per mano ciascuna delle giovani e carine violiniste sottolineandone la grazia e il talento, predicendo loro una sicura carriera ai massimi livelli.

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E poi i ringraziamenti agli sponsor, alla direttrice Anne Shih, all’insegnante Roberta Ropa, a Taras Gabora, il quale ha elargito di tasca propria 500 euro a ciascuno dei cinque allievi premiati. Il concerto di Gala, il secondo dopo quello della sera precedente, a Palazzo Melzi ha quindi lasciato spazio ai giovani talentuosi allievi del Festival ed ha avuto come apertura l’esibizione di due “veterani” Fabio Fava e Joseph Rosen ai clarinetti seguiti da una serie di esibizioni, presentate dal pianista Giacomo Battarino, di altissimo livello con Alison Kim, Sharon Li, Everett Hopfner, Ta Tan Huang, Connie Shih, Melody Ye Yuan, Bonnie Lin, Suo Nier, Beverly Leung, e poi ancora Francesco Bini, Hongfei Lyu, Agnes Langer, Tamila Salimdjanova, Yoosin Park terminando con il pirotecnico giovanissimo William Wei. “Tenete a mente questi nomi, un giorno ne sentirete parlare a livello mondiale e ci ricorderemo che sono passati da Casalmaggiore” è stato ribadito.

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Durante l’intervallo dell’ultimo concerto di questa grande kermesse (che nel 2017 compirà 21 anni), il pubblico ha potuto soddisfare l’arsura attingendo bottigliette d’acqua minerale da una grande tinozza piena di ghiaccio messa a disposizione gratuitamente dalla ditta Perdomini.

Rosario Pisani 

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