Martignana, incendio a Corte Po lambisce le abitazioni Denuncia a ignoti per dolo
Sul luogo è giunto, ancora prima dei vigili del fuoco, il sindaco Alessandro Gozzi che ha voluto seguire tutte le operazioni. Già in passato erano stati segnalati accessi di persone nella parte recintata da parte dei residenti

MARTIGNANA DI PO – Ha quasi sicuramente origine dolosa l’incendio che oggi, poco dopo le 15.30, ha interessato l’area cantiere di Corte Po, in via Po a Martignana. Ad accorgersi del denso fumo nero che si stava alzando da dietro la struttura una donna che passeggiava in via Po. La signora ha subito richiamato l’attenzione di una residente (lo stabile, di 24 appartamenti, ne ha tre occupati, altri tre finiti ed i restanti recintati ed in stato di abbandono dopo il fallimento del cantiere registrato al tribunale di Mantova quattro anni fa, ed è sotto la tutela del curatore fallimentare nominato dallo stesso tribunale, ndr) che ha allertato immediatamente i vigili del fuoco.
Sul luogo è giunto, ancora prima dei vigili del fuoco, il sindaco Alessandro Gozzi che ha voluto seguire tutte le operazioni. Già in passato erano stati segnalati accessi di persone nella parte recintata da parte dei residenti, ed è stato proprio uno di loro a segnalare che in passato aveva rimproverato alcuni ragazzi per essersi introdotti nel cantiere, presumibilmente a bere, mangiare e a fumare lontano da occhi indiscreti. I ritrovamenti di numerose bottiglie vuote, oltre a resti di cibo vario farebbe pensare proprio a questa ipotesi.
Le fiamme peraltro, secondo la ricostruzione, hanno cominciato a propagarsi proprio in corrispondenza dell’unica via di fuga sul retro che da sui campi. Un varco nella rete che separa le collinette di rifiuti e scarti di lavorazione su cui ormai è cresciuta l’erba. Forse un mozzicone gettato incautamente tra le sterpaglie e i rifiuti accumulatisi nel corso degli anni, fatto sta che in breve tempo il rogo si è propagato sino a sfiorare le case di confine e lo stesso stabile.
Provvidenziale l’intervento dei pompieri di Viadana che hanno dapprima delimitato il fronte d’azione delle fiamme e poi spento ogni possibile focolare. Sul posto, per dar seguito alla denuncia contro ignoti, il Radio Mobile della Compagnia di Casalmaggiore. “Ringrazio la signora che mi ha avvertito – ha detto M.C., una delle residenti – perché ero in casa a finestre chiuse e non me ne sarei accorta”. Un altro dei residenti ha spiegato al sindaco – peraltro già a conoscenza della situazione che si era già verificata, oltre che nel cantiere abbandonato in una cascina disabitata a poca distanza – delle frequentazioni del cantiere. Giovani, probabilmente, in cerca di un’emozione e di un luogo appartato. Un’emozione che solo per fortuna e per l’immediato intervento dei vigili non ha avuto conseguenze ben più serie.
Nazzareno Condina