Dosolo piange ancora: folla ai funerali di Eric. "Dio abbraccia già lui e Marco"
Un gran numero di rappresentanti della comunità indiana giunti da tanti paesi attorno era lì in attesa: con loro il vicesindaco di Dosolo Uber Pasquali. Qualcuno aveva depositato dei piccoli peluche davanti al cancello su cui era stata appesa la foto di Eric circondata dalle firme di tutti i compagni della squadra di calcio.
DOSOLO – La bara con Eric Bale, il bambino indiano di 9 anni morto dopo essere stato travolto in bici da una macchina davanti a casa, è arrivata sabato mattina con mezz’ora di ritardo sull’orario previsto. Non per colpa della distanza da Bergamo dal cui ospedale il carro funebre è partito, ma dell’interruzione del ponte di Torre d’Oglio che ha costretto ad una imprevista e lunga deviazione. Considerando le scene di straziante dolore che si sono susseguite dopo che la cassa di legno marrone è entrata sotto il porticato della abitazione famigliare, per assurdo, sarebbe stato meglio che in via Roma non fosse mai arrivata.
Un gran numero di rappresentanti della comunità indiana giunti da tanti paesi attorno era lì in attesa da diverso tempo: con loro il vicesindaco di Dosolo Uber Pasquali. Qualcuno aveva depositato dei piccoli peluche davanti al cancello su cui era stata appesa la foto di Eric circondata dalle firme di tutti i compagni della squadra di calcio. La stessa foto in divisa era incollata sul coperchio della bara, su cui sono andate a stendersi, abbracciando il legno, piegate dall’angoscia, la mamma e poi la nonna. Quest’ultima non ha retto al dolore, battendosi ripetutamente le mani sul petto e sulla testa sino a scivolare a terra semi svenuta, gridando frasi nella lingua originale che qualche connazionale ha interpretato come sensi di colpa da parte dell’anziana donna.
Quella mattina Eric era uscito di corsa per recarsi al Grest e lei, che stava cucinando, non di si dà pace per non essere riuscita a fermarlo per dargli la colazione. Impressionante lo sguardo terreo della mamma, la quale con le dita ha ricamato sulla targhetta in ottone fissata alla bara frasi immaginarie solo a lei conosciute. Poi il feretro ha preso la strada della palestra comunale, davanti alla quale decine di bambini hanno lanciato altrettanti palloncini bianchi in cielo.
Il parroco don Alessandro Cappelletti, dopo essersi avvicinato ai genitori, ha espresso una lunga preghiera sottolineando che, pur dinnanzi a religioni differenti, il buon Dio, che è uno solo per tutti, aveva già abbracciato anche Eric così come aveva fatto pochi giorni prima con Marco, il bimbo di 6 anni, anche lui di Dosolo, deceduto a causa di una caduta dalla sua minimoto.
Rosario Pisani