La Magana è partita: primi campionamenti a Marcaria per scoprire la salute del Po
Un giro di prova, lo definisce Damiano Chiarini, per testare la stessa capacità dei volontari, ma anche un collaudo ormai superato a pieni voti: la consegna dei campioni è avvenuta mercoledì mattina, chiudendo dunque il cerchio di questa prima fase sperimentale del progetto voluto da Legambiente.
CASALMAGGIORE – La “Magana del Po” è finalmente partita: una sorta di numero zero andato in scena martedì mattina, con i volontari di Casalmaggiore e in generale della zona casalasco-viadanese, e il gruppo Persona-Ambiente di Damiano Chiarini in testa, impegnati a procacciare campioni delle acque del Grande Fiume e dei suoi affluenti, nella zona di Marcaria. Proprio da Casalmaggiore infatti i volontari si sposteranno per raccogliere la materia prima necessaria poi per le analisi condotte da laboratori universitari: un lavoro che riguarderà i punti di Marcaria per il fiume Oglio, appunto, ma anche Guastalla, col torrente Crostolo, e Boretto, con il Po.
Un giro di prova, lo definisce Damiano Chiarini, per testare la stessa capacità dei volontari, ma anche un collaudo ormai superato a pieni voti: la consegna dei campioni è avvenuta mercoledì mattina, chiudendo dunque il cerchio di questa prima fase sperimentale del progetto voluto da Legambiente che, sin dal nome, Magana del Po, riprende un’imbarcazione che fino agli anni ’50 solcava il Grande Fiume trainata da cavalli, che se ne stavano sulla riva alzaia collegati all’imbarcazione, con la forza animale utile a trasportare legname, sabbia e ghiaia. Di fatto un modo per coniugare energia idraulica e animale, unione ideale per esaltare ecologia e ambiente.
Per il tratto interessato dal lavoro dei volontari casalasco-viadanesi, i test saranno condotti dall’Università di Parma, così come per quanto concerne la sponda parmense del Po, dato che in questo caso i campioni prelevati sono confluiti a Polesine, nella provincia ducale appunto, comprendendo anche il campione raccolto a Cremona. Per il momento, tra i punti individuati, rimangono in sospeso solo Quistello e Felonica, entrambi in provincia di Mantova, perché l’Università di Ferrara che esaminerà questi test non è ancora pronta.
Un primo commento alle analisi effettuate verrà svelato alla Discesa del Po in memoria di Umberto Chiarini in previsione per il prossimo 11 settembre tra Casalmaggiore e Viadana. “Non avremo risultati molto significativi – spiega Damiano Chiarini, erede di Umberto – perché la raccolta riferita ai mesi di luglio e agosto non è così attendibile, ma finalmente è un primo passo, a quasi un anno dal lancio del progetto. Diciamo che la Magana del Po è in navigazione. O, quantomeno, è partita”.
Giovanni Gardani