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Rivarolo, polemica biomasse Galli: "Minoranza confonde le carte consapevolmente"

"Quando l’attuale Amministrazione comunale si è insediata - spiega il sindaco - l’iter era già in corso da tempo, con sedute documentate da altrettanti verbali, ed infatti la citata Conferenza dei Servizi ha rilasciato il parere positivo all’installazione della centrale".

Foto di repertorio

RIVAROLO MANTOVANO – Continua con toni durissimi la battaglia a suon di comunicati a Rivarolo Mantovano tra maggioranza e minoranza. “L’allarmismo e la tensione sociale, che il consigliere comunale di minoranza Raffele Milani alimenta con i suoi continui attacchi all’operato dell’Amministrazione comunale – scrive il sindaco Massimiliano Galli – meritano una risposta necessaria, a mio parere, per fare chiarezza, ma soprattutto per senso di responsabilità nei confronti dei miei Concittadini, continuamente sollecitati da informazioni allusive e distorte”.

“Tra le boutade che il consigliere Milani ha recentemente “vomitato” sulla stampa locale, vi è quella relativa alla centrale a biomasse – scrive Galli – in funzione presso l’azienda agricola Grandi, per la quale chiede che il sottoscritto dia spiegazioni. Potrei ribaltare la sollecitazione, visto e considerato che la procedura per l’autorizzazione della centrale è stata avviata nell’inverno del 2013/14, dalla precedente Amministrazione a guida Cerasale, nella quale il Nostro rivestiva il ruolo di vicesindaco, ma preferisco “dare spiegazioni”, per fornire gli elementi utili alla corretta valutazione della problematica”.

“La centrale di cui si parla – spiega dunque Galli – è, ma accetto smentite, la caldaia alimentata a biomasse utilizzata dall’azienda Grandi per riscaldare, durante l’inverno, le serre per le produzioni vivaistiche, che costituiscono la principale fonte di reddito della stessa (per inciso, la caldaia è in funzione 45 giorni l’anno tra gennaio e marzo per stemperare la temperatura delle serre nel periodo dei trapianti). La stessa, alimentata da bruciatori a pellet, ne sostituisce una alimentata da preesistenti bruciatori a gasolio. Proprio per questo e cioè per il minor impatto in termini di inquinamento ambientale indotto, la centrale è stata autorizzata da una Conferenza di Servizi, convocata nell’inverno 2014, alla quale hanno partecipato, per le rispettive competenze: la Provincia di Mantova, l’ASL, l’ARPA ed il Comune di Rivarolo Mantovano”.

“Quando l’attuale Amministrazione comunale si è insediata – prosegue il sindaco – l’iter era già in corso da tempo, con sedute documentate da altrettanti verbali, ed infatti la citata Conferenza dei Servizi ha rilasciato il parere positivo all’installazione della centrale, poco dopo l’insediamento del Consiglio comunale, che presiedo (giugno 2014). Nell’estate, l’Ufficio tecnico del Comune ha richiesto alcune integrazioni alla pratica edilizia e rilasciato regolare Attestazione di Conformità, a seguito di un sopralluogo effettuato dai Vigili urbani. Di questo si tratta: una centrale a pellet (per di più certificato) a servizio di un’attività economica dell’Azienda agricola, che gli Organi pubblici competenti, preposti al controllo, hanno valutato positivamente in quanto realizza una “mitigazione ambientale” rispetto al pregresso. Cosa ben diversa dalla centrale a biomasse (cippato) per la produzione di energia, che la precedente Amministrazione ha sostenuto a spada tratta fino allo stop definitivo imposto dalla Provincia. Ma questa è ormai preistoria, mi auguro”.

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