Minoranza ancora contro Galli "Non conosce regole. E spieghi la nuova centrale a biomasse"
"Galli accusa la minoranza - si legge - di non aver dato peso alle 600 firme raccolte per fermare, come sostiene il sindaco, la centrale a biomasse. Però ci piacerebbe chiedere a Galli, a questo punto, se lo sa o meno che ha autorizzato lui una centrale a biomasse senza dire nulla ai cittadini".
RIVAROLO MANTOVANO – Replica durissima della minoranza consigliare di Rivarolo Mantovano, che con un comunicato, risponde alle nuove dichiarazioni del sindaco Galli: “È probabilmente tempo di ferie anche per il legale, fido consigliere e autore/revisore dei testi di Galli, perché solo così si capiscono risposte così ingenuamente imprecise, ed inappropriate, diremmo quasi un autogol visto il tempo di Campionati Europei. Noi ci chiediamo se Galli e la sua maggioranza capiscano quello che avviene in consiglio comunale? Gli atti pubblicati, i regolamenti e le leggi sono uguali per tutti o Galli ed i suoi ne hanno una versione tutta loro, diversa dalla nostra? Questo per dire che gli atti, i regolamenti, ma anche lo stesso verbale di seduta, affermano fatti differenti da quelli che Galli sostiene”.
“Galli e la sua maggioranza – si domandano i consiglieri – hanno letto l’art. 55 del regolamento di funzionamento del consiglio comunale? Perché qui riduciamo tutto alla semplice conoscenza dell’italiano! L’articolo non parla delle “mozioni”, come da lui sostenuto, ma si intitola appunto “questione pregiudiziale”. Significa che prima della discussione di un punto all’ordine del giorno, un consigliere, richiede che non venga discusso, illustrandone i motivi, e che questo, a sua volta, venga messo in votazione. Lo stesso articolo stabilisce che durante la pregiudiziale un consigliere dell’altro gruppo può intervenire ed è quello che noi abbiamo fatto, chiedendo a Paroli spiegazioni sulla pregiudiziale da lui proposta, ma come detto, lui non sapeva darne, palesando di non sapere cosa avesse letto e firmato, ma chiedendo aiuto al sindaco. Poiché la pregiudiziale è stata approvata dalla maggioranza, la nostra mozione a quel punto non andava più discussa come prevede l’art. 55, ma il sindaco ha voluto comunque che si discutesse, mostrando di non conoscere il meccanismo di funzionamento della pregiudiziale, e siamo andati avanti, ed è stato lo stesso sindaco a chiedere di eliminare il termine temporale dei 30 giorni. Da qui il ritiro della nostra mozione”.
“Da tutto questo – insistono i consiglieri – si evince che il testo non è stato preparato da loro, non conoscendo le differenze, ma probabilmente da un legale che sarà pagato con i soldi di noi contribuenti. Quindi, il riassunto grottesco è che Galli e la sua maggioranza stavano pensando di presentare una mozione, ma in realtà è una pregiudiziale, come afferma correttamente anche il verbale di seduta, che invitiamo tutti a leggere. Non contento dell’ennesima figuraccia, Galli ne vuole fare subito un’altra: afferma infatti che in questo consiglio rispondeva anche alla petizione. Anche in questo caso, lo scritto lo smentisce poiché durante la discussione non ha mai detto ciò e infatti sul verbale non compare nulla in merito. A prescindere da ciò, la norma impone una risposta scritta e che venga data adeguata pubblicità alla risposta utilizzando mezzi idonei. Galli ha fatto ciò? No!”.
“Galli poi accusa la minoranza – prosegue il comunicato – di non aver dato peso alle 600 firme raccolte per fermare, come sostiene il sindaco, la centrale a biomasse. Però ci piacerebbe chiedere a Galli, a questo punto, se lo sa o meno che ha autorizzato lui una centrale a biomasse senza dire nulla ai cittadini. Ci piacerebbe che rispondesse a queste domande: perché non ha detto nulla alla cittadinanza? Non dica “questa funziona a pellet e non a cippato”, perché per legge sono entrambe centrali a biomasse… Le firme raccolte non erano contro qualunque centrale a biomassa? Le firme non contavano più nulla quando l’ha autorizzata? E quindi, alla fine, la centrale a biomassa chi l’ha fatta? Cerasale o Galli? Se per lui la passata amministrazione aveva fatto un errore a non richiedere il parere dei cittadini, questo lo autorizza a fare altrettanto?”.
Infine l’accusa conclusiva. “Conoscendolo, in perfetto stile Galliano, non risponderà, sostenendo che le domande “sono poste in maniera inquisitoria” oppure che “questa non è la sede opportuna”. Forse qui possiamo dargli ragione. Allora faccia una bella assemblea pubblica e spieghi ai cittadini perché con l’Amministrazione Galli c’è una centrale a biomasse sul nostro territorio! Dica la verità davanti ai suoi cittadini almeno una volta. Abbiamo capito perché Galli ha discusso con tutti in questi due anni, probabilmente perché non comprende quello che viene discusso e da qui poi nascono tutte le incomprensioni. Quindi, suggeriamo a Galli, che oltre a dimettersi al più presto, dovrebbe iscriversi anche ad un bel corso per capire come funziona un Consiglio Comunale, visto che pensa ancora di aver approvato una mozione, ma in realtà è una pregiudiziale”.
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