Cultura

Elio e le Storie Tese in film E la firma arriva anche dalle pentole Ballarini di Rivarolo

Elio e le Storie Tese, nel documentario che dovrebbe essere ultimato a ottobre, dopo la fase di montaggio e post-produzione, verranno sì ripresi durante la loro attività artistica, ma anche nel bel mezzo della vita privata, quando ciò si trovano ad avere a che fare con gesti molto quotidiani, come ad esempio il “far da mangiare”.

Nella foto Elio e le Storie Tese

RIVAROLO MANTOVANO – Rappresentano senza dubbio una delle band più amate e apprezzate, anche a livello di bravura tecnica, in Italia: irriverenti e geniali a loro modo, Elio e le Storie Tese si racconteranno molto presto in un documentario della durata di circa 90 minuti, che sarà il prodotto di un percorso lungo mesi, dal Festival di Sanremo dello scorso febbraio, fino all’estate in corso.

Già, ma cosa ha a che fare il comprensorio Oglio Po con questo progetto che ha la testa (nonché la sede centrale) a Milano grazie ai film-maker di OffiCine, tutti dai 25 ai 35 anni, e al Laboratorio sul documentario appositamente organizzato da Ied, l’Istituto Europeo di Design? Tra le aziende che hanno sponsorizzato l’iniziativa vi è anche la Ballarini, storico marchio di Rivarolo Mantovano che produce pentole e tutto ciò che a che fare con l’arte della cucina. Ebbene, Elio e le Storie Tese, nel documentario che dovrebbe essere ultimato a ottobre, dopo la fase di montaggio e post-produzione, verranno sì ripresi durante la loro attività artistica, ma anche nel bel mezzo della vita privata, quando ciò si trovano ad avere a che fare con gesti molto quotidiani, come ad esempio il “far da mangiare”. Parecchie aziende d’eccellenza italiana hanno sponsorizzato il documentario, consentendo così ai giovani film-maker coinvolti di avere una borsa di studio che garantisse la partecipazione gratuita al corso. Tra queste, appunto, vi è anche la Ballarini di Rivarolo Mantovano.

Una troupe di studenti è stata affiancata in questi mesi da una troupe di docenti, con nomi di primissimo livello nel panorama cinematografico italiano, per scoprire l’altra faccia di Elio e le Storie Tese, visti cioè come un gruppo di persone, e fondamentalmente di amici che, al di là della propria vita artistica (da rimarcare i concerti di Milano e Roma, presenti nel documentario), nascondono una quotidianità fatta di interessi, passioni e impegni. “Abbiamo partecipato mettendo al primo posto anche una certa auto-ironia – precisano da Ballarini – ma soprattutto dando la possibilità a quelli che potrebbero divenire grandi registi italiani del futuro di cimentarsi con la settima arte. Il “dietro le quinte” di tutto ciò che viene mostrato è indubbiamente ricco di fascino e tutto sommato sposa la nostra filosofia: dietro un grande marchio ci sono persone che lavorano e che meritano il giusto riconoscimento”.

Due nomi su tutti vanno citati per dare l’idea dell’importanza e della qualità di “Filmini” (questo il titolo del documentario già annunciato, il cui trailer si trova su YouTube): il supervisore artistico sarà Silvio Soldini, già David di Donatello nel 2000 per “Pane e tulipani”, il supervisore al montaggio invece Paolo Cottignola, già montatore per l’apprezzato regista Ermanno Olmi.

Giovanni Gardani

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