Degrado in via Galluzzi, che fare? Passa la mozione (emendata) del Listone
Eliminati i bagni chimici e trasformati i cassonetti in contenitori chiusi per la differenziata, vista l'impossibilità di delimitare le aree parcheggi, la mozione modificata è stata approvata con l'astensione del consigliere Orlando Ferroni.
CASALMAGGIORE – Area parcheggio di via Galluzzi invasa dalla spazzatura. Perché non pensare ad attrezzarla per bene? A farsi portavoce dell’istanza in consiglio comunale la consigliera di minoranza Ilenia Sortino (Listone). La zona in fregio alla sabbionetana è una discarica. Due le cause principali per la consigliera. La zona è frequentata abitualmente da camionisti in sosta notturna di passaggio e dall’altra la raccolta differenziata con il pagamento degli svuotamenti del residuo secco induce alcuni cittadini all’inciviltà di gettare sacchi ovunque.
La zona è posta all’ingresso di Casalmaggiore e non rappresenta un buon biglietto da visita per chi arriva in città. La rappresentante del Listone ha indicato alcune soluzioni: “Istituire un area esclusivamente riservata ai camion vietando la sosta nelle altre, dotare la zona di bagni chimici e panche, prevedere a dotare la zona di contenitori per i rifiuti, sensibilizzare le aziende sulla presenza delle aree sosta attrezzate, chiedere ai vigili maggiori controlli e rendere più incisivo l’intervento delle GEV controllando gli svuotamenti del secco dei cittadini”. All’istanza (una mozione) ha risposto il vicesindaco Leoni che ha sottolineato come uno dei primi atti dell’amministrazione Bongiovanni nel 2014 sia stato proprio quello di cercare tramite le aziende di risolvere il problema dell’area. Le imprese però (molte già attrezzate per il ristoro dei camionisti) non si sono mostrate interessate all’operazione.
“I costi di realizzazione e soprattutto di gestione dell’area sono insostenibili per un comune. Per quello si era cercato tramite le aziende di fare un intervento pubblico/privato. Di fatto le aziende han detto ‘bella idea ma non ci interessa’, perché noi offriamo già all’interno dell’azienda quello che serve. Siamo tornati con le pive nel sacco. Infrastrutturare un area servizio pur piccola che sia, ha costi alti a fronte di non sapere il servizio a chi lo stiamo dando, perché se è vero che i camionisti legati alle aziende son serviti mi domando questo servizio a chi lo forniremmo. Questo non vuol dire che il problema non c’é”. Casalasca è già stata interessata alla questione.
Mirca Papetti ha rimarcato che l’area è in stato di assoluto degrado “Spesso – ha spiegato – ci mettiamo noi a pulire, perché lì abbiamo l’attività. La situazione la conosco bene. Ci sono anche indicazioni stradali scarse e i camion si appostano anche in aree non destinate ai camion. Poi la zona ha un problema. Tutti i pali non sono sul marciapiede, non sono protetti per cui ogni due per tre quelli che restano vengano abbattuti. Io comincerei a presidiare un po’ di più l’area”. Francesco Ruberti ha spinto per una soluzione soft. Sì alle panche e a qualche cestino. “Logisticamente la vedo dura. Mettere i cassonetti vorrebbe dire dare il via libera allo scarico della spazzatura. Mi piace molto l’idea delle panche e del cestino. Lo vedo più fattibile”.
Anche il consigliere Pasotto (Rifondazione) ha sostenuto l’idea, spingendo sull’aumento dei cestini e delle panche. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha parlato di una quarantina di camion ogni notte. “Oggi passandoci tutto sommato non è pulito ma ci sono situazioni ben peggiori in altre città. Se andate in altre città con aree simili troverete situazioni simili. Si può fare qualche sopralluogo in più. Non sono d’accordo sui cassonetti ampi anche se una soluzione intermedia si può adottare. Escludo che la cosa si risolva perché l’inciviltà dilagante non diminuisce”. La mozione è poi stata emendata, per poter essere accettata da tutti. Eliminati i bagni chimici e trasformati i cassonetti in contenitori chiusi per la differenziata, vista l’impossibilità di delimitare le aree parcheggi, la mozione modificata è stata approvata con l’astensione del consigliere Orlando Ferroni.
Nazzareno Condina