Via Favagrossa a doppio senso nel Put? Le prime reazioni politiche (e non solo)
La politica protesta, commercianti protestano, e non solo loro. Alcuni residenti si sono resi disponibili - annunciandolo sui social - per una raccolta firme. Non c'è ancora il PUT, ma c'è già contestazione.
CASALMAGGIORE – “Il doppio senso di marcia in via Favagrossa? Non ci piace, lo avevamo già detto tempo fa, ancor prima della protesta dei commercianti. E non è l’unica scelta del nuovo Piano Urbano del Traffico che non ci convince. Anche l’inversione del senso di marcia in via Romani o la riapertura al traffico di piazza Turati non ci trovano in sintonia”. A parlare il consigliere comunale d’opposizione (Casalmaggiore la nostra Casa) e membro della Commissione che si è occupata di ridisegnare la viabilità cittadina Calogero Tascarella.
“Siamo contrari ad ogni scelta che contribuirà, secondo noi, ad aumentare il traffico veicolare in centro. La nostra opposizione l’abbiamo manifestata già anche all’interno della commissione. Anche per questo, se il Piano resterà tale, voteremo no quando arriverà in consiglio”. La politica protesta, commercianti protestano, e non solo loro. Alcuni residenti si sono resi disponibili – annunciandolo sui social – per una raccolta firme. Non c’è ancora il PUT, ma c’è già contestazione.
“Siamo tornati agli anni ’70” il laconico commento di Gian Carlo Simoni, responsabile del Comitato Slow Town. “La città è sommersa di lamiere (auto, ndr), la maggior parte delle ciclabili sono contro al codice della strada e pericolose, davanti alle scuole non c’è un attraversamento pedonale rialzato neanche a pagarlo. Nel frattempo il Put non lo fa più nessuno perché è un documento obsoleto incentrato sulle auto e non sulle persone. Solo i PUM (piani urbani della mobilità) permettono di partecipare ai bandi e di ricevere finanziamenti a fondo perduto, qualcuno avverta i giapponesi sull’isola che la seconda guerra mondiale è finita”.
Nazzareno Condina
