Cronaca

Nasce l'Emporio Solidale: "Qui gli oggetti uniscono le persone"

Inaugurato a Canove de' Biazzi un progetto inserito tra le iniziative provinciali di Fare Legami. Acquisti agevolati di mobili e beni di prima necessità per persone con difficoltà seguite dai servizi sociali.

I presenti all'inaugurazione

CANOVE DE’ BIAZZI (TORRE DE’ PICENARDI) – Non c’è stato il taglio del nastro, piuttosto, per usare un’altra frase fatta, è stato tolto il velo sull’Emporio Solidale ‘La Bottega dei Legami’. Un velo che in realtà è “un lenzuolo in vendita a due euro”, ha scherzato il docente Mauro Ferrari, co-fondatore di Emmaus che in poche parole ha condensato la mission dell’associazione, introducendo alla nuova iniziativa avviata nell’ampio progetto provinciale denominato Fare Legami. L’Emporio Solidale aperto sabato mattina a Canove de’ Biazzi, frazione di Torre de’ Picenardi, è un’evoluzione del mercatino dell’usato gestito dai volontari della comunità: “La Bottega dei Legami sarà il luogo dove gli oggetti uniscono le persone”, ha sottolineato Katja Avanzini, direttore del Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, cabina di regia del progetto. “L’Emporio vuole essere una risposta fattiva e operativa ai bisogni delle famiglie in situazioni di fragilità e vulnerabilità che attraverso la collaborazione dei servizi sociali potranno acquistare, con una tessera a punti, mobili e generi di prima necessità”: ha spiegato Avanzini. Un progetto ambizioso, che prevede un minimo esborso per l’acquirente (10% del totale) ed un cospicuo aiuto dai fondi del progetto (60%) e di Emmaus (30%).

Si prosegue dunque la strada avviata verso un nuovo sistema di welfare: è quanto evidenziato da diversi interventi, nel corso di un’inaugurazione che ha visto prendere la parola per primi i sindaci Mario Bazzani di Torre de’ Picenardi e Ivana Cavazzini di Piadena (dove ha sede Emmaus). “Siamo ad una Caporetto dell’ormai vecchio sistema di welfare, basato sull’assistenzialismo puro. Gli enti più piccoli non hanno più la possibilità di sostenerlo”: questo l’allarme di Bazzani. “I Comuni restano l’ultimo baluardo a cui i cittadini si aggrappano”: così Cavazzini, prima di cedere il microfono al presidente di Emmaus, Pier Luigi Deantoni: “L’augurio è che l’Emporio Solidale possa dare una mano a chi ne ha veramente bisogno”. Ferrari e Avanzini hanno quindi approfondito premesse e obiettivi del progetto, lasciando poi spazio all’assistente sociale di Torre de’ Picenardi, Manuel Faletti, che ha illustrato le modalità d’accesso al servizio: “Prima si fa una valutazione sociale della situazione della persona in difficoltà. Poi si compila una scheda di segnalazione in cui verranno indicati i beni necessari assegnando ad ognuno un punteggio. L’assistente sociale accompagnerà quindi la persona all’Emporio Solidale dove potranno essere effettuati gli acquisti agevolati”.

L’iniziativa è partita ancor prima di essere applaudita dai presenti perché alcuni mobili sono già stati venduti con le modalità del progetto: segno di un impegno, quello di Emmaus, di Concass e degli enti coinvolti, che non conosce tregua.

Simone Arrighi

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