Rotary Poc, passaggio di consegne: dopo Morini presidente è Maurizio Turrini
Assieme ai presidenti dei due club casalaschi, Massimo Mori e Francesco Meneghetti, coi quali si è creata una sinergia decisiva per la collaborazione tra i club, al tavolo di presidenza sedevano i presidenti (anche loro uscenti) del Rotaract Mariavittoria Pagliari e dell’Inner Wheel Barbara Alberini.
GUSSOLA – La prima calda serata d’estate ha accompagnato il Rotary Club Piadena Oglio Chiese all’importante cerimonia del passaggio delle consegne, avvenuta giovedì sera tra Antonio Morini e Maurizio Turrini. La location, ancora una volta, la splendida Villa Ferrari a Gussola, arredata sia all’interno per la cena, sia nei due ambienti esterni, per l’aperitivo e per dolci e caffé.
Era la notte che accompagnava alla ricorrenza di San Giovanni, che per tradizione ha qualcosa di magico, come ha sottolineato Jim Graziano Maglia, che ha proposto alcune riflessioni sul tema e letto poi una poesia di Gabriele Mastini, presente alla serata come anche il musicista Perry Magnani che l’ha musicato. Assieme ai presidenti dei due club casalaschi, Massimo Mori e Francesco Meneghetti, coi quali si è creata una sinergia decisiva per la collaborazione tra i club anche grazie al sentimento di amicizia, al tavolo di presidenza sedevano i presidenti (anche loro uscenti) del Rotaract Mariavittoria Pagliari e dell’Inner Wheel Barbara Alberini.
Il primo ringraziamento di Antonio Morini è andato ad alcuni soci per quanto fatto per il club. Quindi si è passati alla consegna delle Paul Harris Fellow: a Leonardo Tiranti (assente, gli sarà consegnata), al segretario Ezio Paroli, a Marco Bazzani per l’appoggio dell’organizzazione del Ryla Junior. Quindi il congedo: «Per me è stato un anno molto bello, grazie per la vostra disponibilità e per l’amicizia. E una grande amicizia si è creata anche con Massimo Mori e Francesco Meneghetti, che un anno fa non conoscevo nemmeno e mi hanno aiutato tanto. E’ stato poi proposto un filmato riassuntivo delle attività del club nell’ultimo anno, dal passaggio di consegne precedente con Giampaolo Perteghella alle varie conviviali, dagli ospiti prima australiani poi americani e canadesi alla presentazione dei nuovi soci, dai concerti ai dibattiti, dai convegni ai service, dalle donazioni alle gite fatte.
E’ poi intervenuto l’assistente del Governatore Maurizio Mantovani, che ne ha portato i saluti, quindi la parola è passata a Maurizio Turrini, che ha riservato poche parole, a braccio, che però hanno saputo toccare le corde del cuore: «Tre anni fa ho attraversato un momento di evoluzione, e avevo l’impressione di avere un potenziale inespresso nel mio club. Ho anche pensato di allontanarmi. Oggi ringrazio chi ha insistito per convincermi, per darmi l’opportunità di potermi esprimere. E’ stato bravo un secolo fa (il riferimento è al fondatore Paul Harris, ndr) chi ha dato la possibilità di non radicare situazioni di “potere”, con passaggio di consegne annuale: qui nessuno può “far carriera”. Non sarò né meglio né uguale né peggio di chi mi ha preceduto, sarò quel che sarò, farò quello che saprò esprimere con l’aiuto vostro, perché il Rotary siamo tutti noi».
Vanni Raineri