Cronaca

Fibra ottica, stop ai lavori e via alla protesta

Le attività di via Favagrossa a Casalmaggiore denunciano una situazione di stallo preoccupante e un disagio che si ripercuote sui Giovedì d'Estate. Dal Comune rassicurano: domani riparte il cantiere.

La situazione in via Favagrossa

CASALMAGGIORE – La contestazione non è sui lavori in sé, questo i commercianti di via Favagrossa lo vogliono rimarcare forte e chiaro. Perché la posa della fibra ottica, iniziata in tutto il territorio comunale di Casalmaggiore ormai da un mese a questa parte, porterà indubbi vantaggi con una rete più veloce attesa da tempo. Tuttavia dall’Edicola Portobello, la prima a lanciare il sasso senza nascondere la mano, e capace poi di raccogliere lo sfogo anche di altri vicini di attività, sottolineano come il calendario degli stessi lavori sia stato completamente sbagliato, risultando penalizzante proprio per negozi, edicole e pure un ristorante che insistono sulla stessa strada. Per comprendere meglio la polemica, tutto sommato pacata nei toni e passata da qualche immagine postata su Facebook, occorre riportare il tutto al contesto dei Giovedì d’Estate. Che, come noto, rappresentano una grossa occasione per i commercianti in particolare del centro, dato che piazza Garibaldi si anima soprattutto in quelle quattro sere organizzate dalla Pro Loco.

Ebbene il 16 giugno, primo Giovedì d’Estate, tutto liscio e nulla da segnalare; nei giorni successivi però sono partiti i lavori, che potevano risolversi in pochi giorni, come già accaduto in altre strade del centro e della periferia. Se non che la ditta a cui sono state affidate da Tim le operazioni e i “tagli” del manto stradale (in quel punto coperto dal porfido) ha sbagliato qualcosa, portando alla rottura di un tubo del gas e di un tubo dell’acqua, con problemi pure alla successiva copertura, senza scordare il cantiere non segnalato e non in sicurezza. Da qui l’interruzione chiesta dal comune, tanto che il cantiere è rimasto fermo. Per quanti giorni? Sei, sostengono dal comune. Almeno dieci, rispondono i commercianti.

Il danno, dicono gli esercenti, si sente in cassa, dato che perdendo parcheggi, che sorgono laddove è stato necessario scavare, si perdono potenziali clienti. Sarebbe bastato, sottolineando alcuni, concordare con Tim un calendario diverso, che prevedesse lavori in periferia in questo mese estivo in cui il centro si anima. Non solo: alcune attività, Portobello in primis, avrebbero volentieri partecipato ai Giovedì d’Estate in “prima persona”, organizzando dj set o similari, ma questo non è possibile con i lavori in corso. Dal comune, che è intervenuto per lo meno per transennare il cantiere evitando eccessivi rischi per i pedoni, è giunta nella mattinata di mercoledì la garanzia che proprio giovedì i lavori ripartiranno dopo il cambio della ditta. Tuttavia i Giovedì d’Estate volgono alla conclusione: il 30 giugno e il 7 luglio sono in programma gli ultimi due appuntamenti. Basterà una settimana per liberare via Favagrossa almeno in vista dell’ultimo evento in calendario? Intanto, in vista della manifestazione serale del 30 giugno, sono apparsi i cartelli di divieto di sosta: già, ma chi parcheggia lì?

Giovanni Gardani 

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