Una giornata per l'Acquario del Po. Delmiglio: "Ma cremonesi ci credano di più"
«Con questa iniziativa – ha affermato il primo cittadino – cerchiamo di sostenere la struttura, che come noto rappresenta per un piccolo Comune come il nostro una spesa rilevante, e non è sempre facile spiegare ai cittadini la sua importanza. In fondo questa è l’unica risorsa di Motta Baluffi conosciuta».
MOTTA BALUFFI – Rinviata lo scorso 29 maggio per maltempo, si è svolta regolarmente e con grande successo domenica la giornata di festa con epicentro l’Acquario del Po di Motta Baluffi. Tante le iniziative di ogni tipo legate alla manifestazione, iniziata già al mattino con un buon afflusso di visitatori all’Acquario del Po. In tarda mattinata sono arrivate le prime imbarcazioni della Voga Lunga, competizione che, iniziata a Cremona, ha avuto il suo punto di arrivo proprio a Motta Baluffi nel bacino dell’attracco in località Ronchetto.
I partecipanti, circa 130, si sono poi aggiunti al pranzo preparato presso l’Acquario dalla Pro Loco “I Corvi” di Solarolo Monasterolo. Visite guidate, laboratori didattici, escursioni a piedi e in barca, mostre, gare di tiro con l’arco, manifestazioni cinofile, insomma una giornata ricca di ingredienti quella promossa dal Comune di Motta Baluffi, dal Wwf, dalla Lipu e da Legambiente. Il tutto per reperire fondi a favore dell’Acquario del Po.
A tal proposito, abbiamo sentito il punto di vista del sindaco di Motta Giovanni Delmiglio, all’Acquario nelle vesti di bigliettaio. «Con questa iniziativa – ha affermato il primo cittadino – cerchiamo di sostenere la struttura, che come noto rappresenta per un piccolo Comune come il nostro una spesa rilevante, e non è sempre facile spiegare ai cittadini la sua importanza. In fondo questa è l’unica risorsa di Motta Baluffi conosciuta».
A questo si aggiungono problemi relativi all’attracco del Ronchetto, molto bello dal punto di vista ambientale e strutturale (si trova in un bacino/laghetto collegato al Po da un canale), ma di difficile e costoso utilizzo: il canale di collegamento è spesso impraticabile e necessita di continui lavori di manutenzione che sono dispendiosi. Per dare un’idea, nel 2013 l’intervento ci costò 20mila euro e fu svolto dalla ditta Sove, che, attraversando una crisi, ricambiò così alcuni crediti che vantavamo. Poi la ditta è fallita, e ora non c’è più nessuno che scava in zona e mantiene pulito il canale. Sono problemi che riguardano anche altri attracchi. E’ una bella struttura, peccato che sia spesso chiusa, proprio d’estate è difficile utilizzare il canale. Oggi fortunatamente è possibile grazie alla recente piena. In pratica, il fiume Po deve essere al di sopra di un certo livello perché le imbarcazioni possano transitare nel canale e raggiungere il laghetto in cui si trova l’attracco».
Tornando all’Acquario, Delmiglio aggiunge: «Ultimamente le scuole ci hanno un po’ “tradito”, soprattutto quelle locali. Qui vengono scolaresche da Parma, da Brescia e altrove, ma non dal Cremonese. E’ possibile fare attività di laboratorio, e si tengono corsi di aggiornamento per insegnanti, che favoriamo sperando in un “ritorno”. Basta guardarsi attorno, questo ambiente è favoloso, ha anche aree ideali per il picnic tra gli alberi. Quest’anno lavoreremo di più per promuoverlo nelle scuole».
Vanni Raineri