Cronaca

Tragedia della strada a Commessaggio: perde la vita un centauro reggiano

I soccorsi sono stati dati da un passante alle 6.30 del mattino, quando lo stesso ha notato la moto in un campo di barbabietole a lato della provinciale. Non si è esclude però che l'orario del decesso risalga a qualche ora prima, addirittura all'1 di notte. Nessuno tuttavia prima delle 6.30 si è accorto di nulla.

Nella foto il recupero del mezzo

COMMESSAGGIO – Tragedia all’alba sulle strade di Commessaggio: un motociclista residente nella provincia di Reggio Emilia ha infatti perso la vita attorno alle 6.30 del mattino di sabato, lunga la strada provinciale 59 che da Gazzuolo porta a Viadana. E proprio questa direzione stava seguendo, in sella alla sua Yamaha, l’uomo che, affrontando una curva, avrebbe perso il controllo del mezzo, finito in un vicino campo di barbabietole cento metri più avanti. Il centauro, che avrebbe stando alle prime informazioni, 46 anni (questo il dato emerso dall’assicurazione del mezzo), si è fermato prima, invece.

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I soccorsi sono stati dati da un passante alle 6.30 del mattino, quando lo stesso ha notato la moto fuori strada, nel campo. Non si è esclude però che l’orario del decesso risalga a qualche ora prima, addirittura all’1 di notte, stimano i paramedici intervenuti. Nessuno tuttavia prima delle 6.30 si è accorto di nulla. I mezzi della Croce Verde di Viadana sono giunto sul posto in codice rosso, ma ovviamente, visto anche il tempo trascorso dall’incidente, per il 46enne non c’era più nulla da fare. Si tratta di Giovanni Cassinadri, classe 1970 residente a Quattro Castella, provincia di Reggio Emilia. Sul posto si trovano una pattuglia dei Carabinieri di Gazzuolo e una pattuglia del Radiomobile di Viadana per i rilievi di legge, mentre è arrivato anche il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini. In quello stesso punto si verificò un’altra tragedia simile quattro anni fa. Il recupero del mezzo è ad opera della ditta Gozzi.

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Il sindaco Sarasini ha spiegato, in riferimento anche all’ultimo incidente mortale, che “dopo più e più segnalazioni alla Provincia di Mantova, per quanto riguarda strade e manutenzione delle stesse, nessuno ci ha ancora messo mano. Neppure nell’ultimo piano di manutenzione dell’Oglio Po e delle sua visibilità nessun cenno. Speriamo che prima o poi vengano fatti interventi di manutenzione e che non si debba sempre rincorrere le situazioni, che purtroppo, come in questo caso, sono irreversibili”.

Rosario Pisani

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