Caldaie Melgari, ottant'anni di storia. E il cuore pulsante è in parte anche casalasco
Una festa sontuosa celebrata nella piccola Versailles parmense di Colorno con gli altri tre indispensabili soci della Caldaie Melgari: Sonia Cantarelli, il figlio di Gabriele, Michele Melgari, e il figlio di Sonia, Andrea Ferrari. Proprio Sonia e Andrea sono di Casalmaggiore.
COLORNO – Ottanta anni di successi, una crescita iniziata nel 1936 da Primo Melgari che ebbe l’intuizione, in un periodo storico in cui ogni paese della Bassa aveva una caseificio che necessitava di una caldaia per il proprio prodotto, di investire proprio su quel settore. Una tradizione portata avanti dal figlio Gabriele Melgari, che ha tagliato con la sua azienda il traguardo delle ottanta candeline. Una festa sontuosa celebrata nella piccola Versailles parmense di Colorno con gli altri tre indispensabili soci della Caldaie Melgari: Sonia Cantarelli, il figlio di Gabriele, Michele Melgari, e il figlio di Sonia, Andrea Ferrari. Proprio Sonia e Andrea sono di Casalmaggiore, il che significa che il cuore pulsante dell’azienda che ha radici tra Gadesco e Vescovato, è anche Casalasco.
Un momento importante anche livello istituzionale, come dimostravano le presenze tra i circa 300 ospiti invitati alla cena nel giardino labirintico della Reggia. L’ingresso offriva già la prospettiva storica di questa azienda, con le foto che hanno ripercorso appunto gli 80 anni di vita della Melgari, appese in un tunnel di verde davvero suggestivo, senza scordare alcune caldaie (una delle quali molto antica, le altre ultra-moderne) piazzate su tre dei quattro lati del giardino. Poi spazio all’aperitivo e, appunto, alla cena, resa ancora più spettacolare e scenografica, oltre che dal puntuale servizio, dalla presenza degli artisti della Brigada de Fuego del Circo Nero, giunto da Roma e Firenze, un circo senza animali e animato da giocoleria, ballerini e mangiafuoco.
Erano presenti fornitori, maestranze, clienti, amici e parenti, prima dello spegnimento delle candeline e del taglio della torta finale, contornato dai discorsi dei presenti: Paolo Agnelli, presidente nazionale di Confimi, ha ricordato come la politica spesso non aiuti queste aziende a conduzione quasi famigliare che hanno mantenuto la loro umanità per nella crescita, mentre Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona, ha parlato della “rabbia positiva” che ha sospinto la Caldaie Melgari. In particolare Auricchio, assieme alla Giunta Camerale, ha premiato con una medaglia che rappresenta “il mulo con la soma” Sonia Cantarelli, il cui entusiasmo “che ti riempie la vita” è stato esaltato anche da Marina Zanotti di Api Cremona (presente col presidente Alberto Griffini), che si è definita una sorta di “gemella separata alla nascita di Sonia”. Il consigliere regionale Carlo Malvezzi ha invece ammesso di essersi emozionato nel passaggio sotto il tunnel fotografico con la storia della Melgari.
Infine spazio ai soci, a cominciare da Gabriele Melgari, che ha ricordato di essere entrato in azienda a 14 anni e, con forte emozione che lo ha costretto a stopparsi, di avere raggiunto un traguardo speciale. Passione, questa la parola d’ordine evidenziata anche da Sonia Cantarelli, che ha sottolineato il concetto di squadra, ringraziando tutte le maestranze, rigorosamente presenti alla serata, che lavorano alla Melgari, oltre al sostegno giunto dagli interpreti anche economici, come la Cassa Rurale di Rivarolo Mantovano, che sostengono da sempre l’azienda. Dai soci più giovani, Michele Melgari e Andrea Ferrari è arrivato uno sguardo al futuro, rimarcando l’importanza del settore ricerca e dello sviluppo per essere sempre all’avanguardia sul mercato, l’innovazione dettata da idee semplici come ad esempio il noleggio della caldaie e non sol. Perché, per dirla con Ferrari “sono le idee vecchie a spaventarci, non certo quelle nuove”.
Giovanni Gardani