Treni, quando il problema è lo zelo del controllore, che scade nel sopruso
Il controllore fa il suo mestiere e fa rispettare le regole: tuttavia il punto è che solerzia e buona volontà del singolo fanno poi a pugni con una situazione di cronico disservizio che anche giovedì mattina ha fatto capolino alla stazione ferroviaria casalese.
CASALMAGGIORE – Questa volta il problema per i pendolari della tratta Brescia-Parma (in partenza da Casalmaggiore) non ha riguardato gli ormai fisiologici ritardi ma, al contrario, una sorta di eccesso di zelo da parte di uno dei controllori. Che con la sua solerzia ha fatto perdere la pazienza e, quel che è peggio, pure il posto ad alcuni passeggeri, oltre che altri minuti rispetto alla tabella di marcia, accumulando così ulteriore ritardo rispetto alle previsioni.
Ora, il controllore fa il suo mestiere e fa rispettare le regole: tuttavia il punto è che solerzia e buona volontà del singolo fanno poi a pugni con una situazione di cronico disservizio che anche giovedì ha fatto capolino alla stazione ferroviaria casalese. A spiegare la vicenda è dal proprio blog (http://www.lordkap.it/?p=864) proprio un pendolare, non nuovo a queste denunce, che ha parlato di un sopruso mascherato da “rispetto delle regole”. Come noto a Casalmaggiore, per raggiungere Parma, da qualche giorno occorre salire su un pullman sostitutivo dato che il ponte ferroviario sul Po è sottoposto a lavori di manutenzione. Il pullman dovrebbe partire alle 7.20 da Casalmaggiore per giungere a Parma, dopo avere servito le stazioni di Colorno e San Polo, alle 8.05. “Tuttavia l’orario effettivo è impossibile da stabilire – scrive il pendolare di Casalmaggiore – perché su quattro viaggi ne abbiamo viste di ogni: il primo giorno 5 minuti di ritardo, il secondo pure (ma il treno da Brescia a Casalmaggiore non c’è nemmeno arrivato), il terzo è partito alle 7.30 ed è arrivato alle 8.15, oggi peggio”.
Già ma cosa è successo? I pendolari di Casalmaggiore salgono sul pullman. Il problema grave emerge (e non è la prima volta) quando da Brescia giunge a Casalmaggiore il treno che porta con sé altri pendolari, i quali salgono sul pullman sostitutivo, facendo sì però che in questo modo la capienza venga superata. A questo punto il controllore (forse per svuotare il pullman?) si fa accompagnare da un carabiniere e vuole controllare prima di partire che tutti siano in possesso di biglietto. “Non gli basta far partire il pullman – spiega il casalese – e fare il giro dei sedili (pur con difficoltà proprio perché siamo in soprannumero), vuole per forza far scendere una persona che lui continua ad additare quale portatore di tutti i mali del mondo. Si incaponisce così tanto che, facendosi forza con il carabiniere (che, tra l’altro, lo invita a non esagerare), obbliga tutti i passeggeri a scendere (biglietto o no) e a farli risalire dalla porta anteriore controllando tutti i biglietti”.
Alla fine a terra rimangono dieci persone circa: il punto è che probabilmente qualcuna di questa era davvero intenzionata a viaggiare gratis, ma altre si erano offerte di pagare il biglietto a bordo (“cosa che si fa normalmente, dato che a Casalmaggiore non c’è una biglietteria” spiega sempre il pendolare). Alla fine il pullman, svuotato della decina “sfortunata” parte alle 7.35 e arriva a Parma alle 8.20, con l’ormai canonico quarto d’ora di ritardo…
Giovanni Gardani