Politica

Renoldi: "Anche a San Martino profughi molesti e pericolosi sulle strade. Ora basta"

"Alcuni genitori mi hanno segnalato situazioni poco simpatiche - spiega il sindaco - . Queste persone cercano contatti con ragazzine poco più che adolescenti, lasciandosi andare a complimenti e commenti inquietanti. Anche alcune signore anziane vengono seguite fino alla bicicletta o all'auto per l'elemosina".

SAN MARTINO DALL’ARGINE – Le testimonianze di molestie compiute da alcuni profughi raccolte in questi giorni a Bozzolo, hanno evidenziato non pochi problemi e tensioni sociali. Parte da qui l’analisi del sindaco di San Martino dall’Argine Alessio Renoldi, perché, di riflesso, la situazione si ripropone anche nel suo comune. “La vicinanza con il Comune di Bozzolo infatti, fa in modo che ogni mattina i giovani richiedenti asilo si riversino nelle vie del centro sanmartinese – spiega Renoldi – per chiedere l’elemosina stazionando davanti ad alcune attività commerciali”.

Lo stesso Renoldi interviene duramente sulla questione: “Non voglio entrare nel merito della querelle accoglienza sì o accoglienza no, sulla quale ci sarebbe da scrivere un libro, ma di fronte ad alcuni episodi degli ultimi giorni, non si possono chiudere gli occhi. Alcuni genitori mi hanno segnalato situazioni poco simpatiche: queste persone cercano contatti con ragazzine poco più che adolescenti, lasciandosi andare a complimenti e commenti inquietanti. Anche alcune signore anziane ci hanno segnalato che, all’uscita dai negozi del centro, vengono seguite fino alla bicicletta o all’auto e che viene chiesto loro con inusuale insistenza una moneta, si sentono impaurite. Per non parlare del fatto che, queste persone, mentre vanno avanti e indietro da Bozzolo in bicicletta, non hanno alcuna attenzione per le norme del codice stradale. Viaggiano con mezzi senza le minime misure di sicurezza, senza illuminazione, nemmeno con i catarifrangenti davanti e dietro, o la pettorina con strisce ad alta visibilità. Proprio alcuni giorni fa uno di loro è stato investito nei pressi di Calvatone. Vogliamo aspettare il morto forse? Urgono necessarie contromisure”.

“Mi chiedo come è possibile – insiste Renoldi – che questi richiedenti asilo non siano sorvegliati, che siano liberi di andare e fare quello che vogliono dalla mattina alla sera e anche di notte. Ho già provveduto personalmente a segnalare la situazione a Carabinieri e Prefettura. San Martino è un paese tranquillo, ma le politiche del Governo nazionale e di alcuni Comuni asserviti e devoti ai diktat renziani, stanno facendo acqua da tutte le parti. Spero che qualcuno possa fare qualcosa prima che accada il peggio. Il senso di insicurezza nei nostri paesi sta toccando livelli mai percepiti prima, serve che chi di dovere si prenda le proprie responsabilità”.

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