Linda e Silvia, le cicliste per caso incontrano Tangenziale Bambini e Mia
Linda e Silvia, dopo qualche selfie e qualche video che andrà a finire sul blog e qualche pensiero sparso che farà parte anche della narrazione del viaggio che sta curando il Corriere della Sera, sono state in biblioteca dove hanno spiegato il loro viaggio ed ascoltato il racconto dell'attività dell'Associazione Mia.
CASALMAGGIORE – Lungo le tracce di Alfonsina Strada, la prima donna che nel 1924 corse il Giro d’Italia maschile con lo stratagemma (più o meno voluto dagli organizzatori) della perdita dell’ultima lettera del nome che non compariva negli elenchi di partenza. Lungo le tracce di una donna coraggiosa, che corse tra lo scherno di una società maschilista ma anche tra l’approvazione di tanti semplici amanti della bicicletta che lungo il percorso continuarono a seguirne le gesta.
L’idea di ripercorrerne le tracce è venuta a due ragazze milanesi, Linda Ronzoni, graphic designer e fondatrice della Meccano Floreal che si occupa di grafica editoriale e Silvia Gottardi, ex giocatrice di basket professionista ed ex nazionale, attualmente capitana del basket femminile Milano (serie B). 1700 chilometri, sino in Sicilia, con spettacoli, incontri ed eventi legati a storie di donne speciali. Questo pomeriggio le due cicliste (per caso, ma non troppo), sono arrivate a Casalmaggiore raccogliendo l’invito del Comitato Slow Town a fermarsi per qualche scatto sulla tangenziale dei Bambini e per incontrare l’Associazione Mia in biblioteca, prima di riprendere il viaggio verso Viadana dove si fermeranno nella notte ospiti dell’Ostello Bortolino.
Le due cicliste hanno ascoltato con attenzione la spiegazione della tangenziale dei Bambini. Durante lo spostamento dalla piazza all’argine maestro non han potuto fare altro che confrontarsi col traffico caotico cittadino e con la scarsa sicurezza legata al transito dei velocipedi. “Pensare che siete una piccola città – ha detto Silvia – in cui le bici dovrebbero essere protagoniste”. Protagoniste nel terzo comune della provincia (o ex provincia) cremonese, nel cuore della bassa padana non lo sono mai state, come hanno evidenziato i referenti di Slow Town. Linda e Silvia, dopo qualche selfie e qualche video che andrà a finire sul blog (www.ciclistepercaso.com) e qualche pensiero sparso che farà parte anche della narrazione del viaggio che sta curando il Corriere della Sera, sono state in biblioteca dove hanno spiegato il loro viaggio ed ascoltato il racconto dell’attività dell’Associazione Mia.
Al termine del viaggio – hanno promesso – torneranno per narrare le tante storie di donne incontrate percorrendo la penisola. La biblioteca si è offerta di ospitarle in una serata a tema. Dopo un’ora Silvia e Linda sono ripartite, via argine, in direzione Viadana. Nei prossimi giorni saranno a Bologna e a Firenze per due eventi organizzati in quelle città. Cicliste. Un po’ per caso e un po’ per l’ansia di conoscere, di parlare e di capire. Dai volti e dai racconti di tante donne, la storia di questo paese a forma di stivale.
N.C.