Viadana, la Società di trasformazione urbana fa ancora discutere
Due anni fa, esattamente di questi giorni ci si dava da fare per evitare che la barca affondasse. Oggi il consigliere comunale Silvio Perteghella teme che qualcuno voglia far fallire la Societa di trasformazione urbana Stu, di cui allora era presidente.
VIADANA – Dopo le illustrazioni di Vittorio Bortolotti riguardo i buoni andamenti del fatturato registrato dalla Farmacia Comunale (nonostante i fattori negativi) il dibattito all’interno del Consiglio comunale di Viadana di lunedì scorso si è spostato sulle “partecipate” comunali. Due anni fa, esattamente di questi giorni ci si dava da fare per evitare che la barca affondasse. Oggi il consigliere comunale Silvio Perteghella teme che qualcuno voglia far fallire la Societa di trasformazione urbana Stu, di cui allora era presidente, riuscendo ad evitarne la messa in liquidazione. “La Stu era in difficoltà e rischiavamo di non riuscire a cancellare delle ipoteche e l’apertura di contenziosi. Insieme al sindaco Penazzi – dichiarava a quel tempo ai giornali – decidemmo per una anticipazione di breve periodo, la soluzione di minor impatto. Quell’operazione permise il raggiungimento dell’utile in bilancio approvato da Penazzi evitando la messa in liquidazione”.
Per completezza di informazione occorre dire che tra Perteghella e Penazzi non ci furono sempre delle idee convergenti tanto che il sindaco arrivò a togliergli la presidenza della Stu incolpandolo di scelte improprie nei confronti delle banche il cui credito saliva enormente. Un po’ quanto sta accadendo oggi che la società dopo enormi traversie è in mano al direttore Germano Tommasini incaricato di tentare un salvataggio. “E’ un compito gravoso perché siamo difronte ad un passivo importante e dovremmo cercare di ridurre gli oneri finanziari. Tutto è reso complicato dal difficile contesto economico, dalla mancanza di acquirenti. Un pesante macigno che pesa sul futuro della Società”: ha spiegato Tommasini alle sollecitazioni di Perteghella. Non è stato rilevato l’ammontare del deficit: “Per non favorire possili speculazioni”, ha ribadito Tommasini lasciando insoddisfatto e deluso ovviamente Perteghella. Prima aveva relazionato Lucio Lombardi parlando della sua esperienza nel settore della depurazione delle acque. Un’azienda, la Gisi, destinata ad affitto a Tea per la parte mantovana e Padania Acque per quella cremonese, con ottimi risultati dal punto di vista economico.