Feste e turismo

Pro Loco Day, a Calvatone il maltempo non ferma il fascino tra il Po e l'Oglio

Unico ospite sgradito il maltempo, che non ci voleva, ma in ogni caso non ha scoraggiato un discreto afflusso di visitatori e addetti ai lavori. Anche perché qualche accorgimento è stato preso a dovere, sia per la "visita", divenuta virtuale, a Bedriacum, sia per le manifestazioni enogastronomiche e culturali. FOTOGALLERY

CALVATONE – L’arrivo del Bike Tour dell’Oglio, partito venerdì dal Tonale; i gazebo di ogni Pro Loco allestiti sotto i portici a breve distanza dal comune; il pranzo comunitario in sala civica “Bruno Tosatto”; l’illustrazione da nuove prospettive, con apparecchi virtuali, ricostruzioni 3D e i nuovissimi occhiali Google Cardboard presentati per l’occasione, del sito archeologico Bedriacum; infine il pomeriggio tra folklore, arte e tradizione. Una ricetta davvero variegata, quella della sesta edizione del Pro Loco Day, celebrata domenica a Calvatone, confermando il legame con il comprensorio Oglio Po di questa manifestazione, che non a caso fu ideata da Alberto Sarzi Madidini, regolarmente presente e che già aveva contribuito a organizzare altri Pro Loco Day tra Sabbioneta, Commessaggio e Piadena.

Unico ospite sgradito il maltempo, che non ci voleva, ma in ogni caso non ha scoraggiato un discreto afflusso di visitatori e addetti ai lavori. Anche perché qualche accorgimento è stato preso a dovere: per esempio, l’ultima tappa del Bike Tour dell’Oglio è stata annullata e i ciclisti, una quarantina circa, sono arrivati comunque a Calvatone con pullman o auto per assistere alla visita guidata a Bedriacum. A dire il vero, proprio a causa della pioggia, la professoressa Maria Teresa Grassi, accompagnata dall’assessore alla Cultura Valeria Patelli, e il suo staff, con esperti dell’Università di Milano e aiutanti anche della piccola Calvatone, non hanno potuto portare i presenti sul posto, ma hanno comunque organizzato una serie di lezioni e spiegazioni sul sito archeologico di età romana al Visitor Centre. Sono state mostrate le novità della ricostruzione 3D, firmata Daniele Bursich, della Domus del Labirinto, considerata la più importante nel sito specifico, oltre a nuove immagini degli scavi riprese da un drone e illustrate da Miriam Romagnolo e Anna Bernardoni. I presenti hanno potuto ammirare, mediante le spiegazioni di Lilia Palmieri, la realtà virtuale ricreata dai Google Cardboard, i quali sfruttando la tecnologia di uno smartphone infilato in appositi occhiali di cartone, per consentire allo sguardo di focalizzare l’attenzione e avere un effetto tridimensionale, hanno reso l’idea di un’esperienza a 360°.

Come se la visita al sito archeologico fosse reale, appunto. La figura della donna in particolare (l’esperienza si intitolava non a caso “Bedriacum in rosa”) ha consentito, con le spiegazioni di Stefano Nava, di creare un parallelo molto apprezzato con Palmira, sito archeologico siriano al quale la professoressa Grassi ha lavorato in passato e balzato agli onori (anzi agli orrori) della cronaca per le tragiche vicende legate alla follia distruttiva dell’Isis. Grassi ha parlato di una donna che lavorava, perno del focolare domestico, ma non disdegnava di farsi bella, studiando acconciature storiche ed esaltazione della femminilità già in epoca antica.

Nella mattinata da Calvatone, va sottolineato anche il convegno organizzato dall’Unione delle Pro Loco d’Italia alle ore 11, alla presenza del sindaco padrone di casa Pier Ugo Piccinelli, di Sarzi Madidini, del presidente della Pro Loco calvatonese Giampietro Ruggeri, del presidente del Gal Oglio Po Stefano Alquati e di Davide Viola, sindaco di Gadesco Pieve Delmona in rappresentanza in questo caso dell’ente Provincia di Cremona. Un convegno che ha evidenziato l’importanza del locale, “del buon rapporto tra amministrazione e Pro Loco, che deve essere alla base di un buon lavoro a livello turistico” come ha spiegato Piccinelli, e soprattutto ha voluto rimarcare quanto sia decisiva la capacità di unire le forze se si parla di territori piccoli ma potenzialmente attrattivi come “le terre di mezzo”. Non a caso erano presenti in tutto venticinque Pro Loco, sia della provincia di Cremona che di quella di Mantova, sia del casalasco-viadanese, e dunque del comprensorio Oglio Po, sia di territori dal baricentro più spostato verso le città capoluogo di provincia.

Nel pomeriggio spazio appunto alla grande festa post pranzo, mentre le bancarelle espositive hanno fatto da vera e propria vetrina delle bellezze di ciascun comune e delle feste che ogni Pro Loco organizza per il proprio paese, sia per l’estate ormai alle porte che per altre manifestazioni in fieri e per le quali occorrerà un po’ più di pazienza. Dopo un breve assaggio (con piccoli squarci di sole) degli sbandieratori di Isola Dovarese davanti al municipio, il maltempo è tornato a fare il prepotente, consigliando agli organizzatori di spostare nuovamente in sala civica il programma restante del pomeriggio. Qui, davanti a un pubblico variegato soprattutto per età, si sono esibiti alcuni dei gruppi più apprezzati del territorio: il gruppo bandistico Bandoglio di Isola Dovarese, i musici “Terre dei Gonzaga” di Rivarolo Mantovano, il gruppo storico “Città di Sabbioneta”, il cantastorie Fanfaron di Commessaggio, “Le voci fuori” e i “Giorni cantati” di Calvatone, ma non sono mancate le barzellette di Casalmaggiore e le esibizioni dei bambini di Commessaggio, oltre che di Omar e Barbara, campioni di ballo di Piadena.

Giovanni Gardani

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