Cultura

"Il Giocatore" di Dostoevskij al parco di Gussola

Un momento dello spettacolo

GUSSOLA – Proseguono le iniziative del progetto FareLegami. Giovedì sera, alle ore 21 presso il parco comunale Lombardi di Gussola (in caso di maltempo, nella sala polivalente adiacente), si terrà lo spettacolo teatrale “Il Giocatore”, di Fedor Dostoevskij, adattamento di Alberto Oliva e Mino Manni. Regia di Alberto Oliva. Con Mino Manni, Giancarlo Latina e Marta Ossoli. Il costo del biglietto è di 5 euro. Il ricavato sarà devoluto ai progetti No Slot e FareLegami. In occasione dello spettacolo sarà allestita la mostra fotografica “S-legami dal Gioco”. L’iniziativa è promossa dal Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, dal comune di Gussola, dalle associazioni di volontariato di gussolesi, da Croce Rossa, Cisvol e cooperativa di Bessimo.

Questa la sinossi dello spettacolo. L’azzardo come senso della vita, il gioco come ossessione compulsiva. Non conta vincere, conta rischiare. Da soli. Nel paesino di Roulettenburg si gioca dalla sera alla mattina, e anche durante il giorno. Fra loschi individui polacchi e di relitti di nobiltà, il giovane Aleksej, innamorato dell’avvenente Polina, perde progressivamente il contatto con la realtà, finisce intrappolato al tavolo verde, travolto dalle puntate che si susseguono senza tregua, all’inseguimento della pallina bianca. Oltre a lui precipitano ben presto anche gli altri personaggi, in una spirale di annebbiamento dei sensi dal fascino auto-distruttivo. Il gioco prosegue oltre il casinò, diventa un modo di esistere, ogni gesto e ogni azione della vita quotidiana diventano un azzardo, una scommessa dell’intelligenza contro il caso, una sfida dell’uomo con Dio, l’ebbrezza dell’abiezione. Si gioca per perdere. Poker online, cavalli, lotto, gratta e vinci: quasi tre milioni di italiani oggi sono malati d’azzardo. Spesso senza rendersene conto. Con questo spettacolo vogliamo indagare una tematica di grande attualità attraverso le potenti parole di Fedor Dostoevskij, che ci fa penetrare nei meandri dell’animo uma-no senza mai fermarsi a uno sterile giudizio, ma cercando di comprendere le dinamiche che muovono l’uomo verso il vizio.

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