Cnc, accuse alla giunta sul cimitero: "Un anno dopo condizioni ancora indegne"
“Questo è il secondo anno che la situazione non cambia – concludono da Cnc -, arrivare al terzo avrebbe dell’incredibile. Dopo la lectio magistralis in consiglio comunale, ci aspettiamo maggior applicazione sulle esigenze fondamentali". FOTOGALLERY
CASALMAGGIORE – Il gruppo di minoranza consigliare Casalmaggiore la Nostra Casa prende atto con disappunto che “anche quest’anno, dopo quanto successo l’anno scorso, le condizioni del cimitero non sono migliorate e restano indegne”. “Continuiamo a segnalare una crescita incontrollata di piante e una trascuratezza diffusa che non fanno bene ad un cimitero monumentale e a chi lo frequenta – denunciano Pierluigi Pasotto, Calogero Tascarella e Mirca Papetti. Oltretutto rimane in sospeso la questione del tetto pericolante transennato, già trattato in consiglio comunale un anno fa, quando ci era stato assicurato che sarebbe stato oggetto di intervento. Il perdurare del problema pone pregiudiziali motivi di sicurezza per chi ha i congiunti in quelle aree”.
“Il cimitero è un luogo delicato, si avvicina molto ai sentimenti più profondi dei cittadini e meriterebbe di essere conservato in maniera più decorosa – continuano da Cnc -. Non ce la prendiamo con gli operatori comunali, che lavorano in condizioni difficili e sono numericamente sempre meno. Non ce la prendiamo con il responsabile di servizio, che ha sempre meno uomini e mezzi a disposizione. Ce la prendiamo con le scelte di priorità fatte da questa amministrazione. Speriamo che, dopo un profluvio di urbanistica negoziata, il Comune possa dare una risposta anche ai cittadini che pagano le tasse, per dare un segnale di essere in grado di gestire almeno l’ordinaria amministrazione”.
“Questo è il secondo anno che la situazione non cambia – concludono da Cnc -, arrivare al terzo avrebbe dell’incredibile. Dopo la lectio magistralis in consiglio comunale, ci aspettiamo maggior applicazione sulle esigenze fondamentali. Per dirla in termini calcistici, a questa amministrazione incapace del controllo, riesce bene solo il rinvio”.
Simone Arrighi