Cronaca

Meno reati in provincia ma più furti in casa Boom di espulsioni

Il questore Gaetano Bonaccorso

Diminuzione generale dei reati sul territorio cremonese, meno furti in casa in città ma più colpi in abitazione nell’area provinciale. In aumento anche le rapine improprie nei supermercati e centri commerciali. Sono alcune delle informazioni rese note dal questore di Cremona Gaetano Bonaccorso nell’annunciare il 164esimo anniversario di fondazione della polizia di Stato che verrà celebrato domani a palazzo Cittanova. Il questore ha anticipato alcuni dei dati emersi dall’analisi dell’andamento della criminalità dal primo aprile 2015 al 31 marzo 2016 rispetto ai 12 mesi precedenti. “In linea con l’andamento nazionale”, ha spiegato Bonaccorso, “a Cremona e in provincia si è registrato un calo dei reati complessivi, compresi quelli di particolare allarme sociale”. In città è stata riscontrata una diminuzione del numero di furti, ma in provincia è in aumento (da 1744 a 1800), così come lo sono le cosiddette rapine improprie, e cioè i furti nei centri commerciali o nei supermercati degenerati a causa dell’uso della violenza da parte dell’autore, molto spesso ai danni degli uomini della sicurezza o delle forze dell’ordine per mantenere il possesso della refurtiva ed assicurarsi la fuga. In netta diminuzione, invece, le rapine nelle abitazioni e negli istituti di credito.

L’attività della polizia in quest’ultimo anno si è fortemente incentrata sulla prevenzione, con attività di controllo mediante i reparti di prevenzione crimine, la pianificazione di attività interforze mirate ad obiettivi specifici (campi nomadi, strutture ricettive, laboratori clandestini, servizi antiabusivi), l’impiego di unità speciali come quelle a cavallo e le cinofile, e la predisposizione di posti di blocco. Non solo: sono state numerose le iniziative poste in essere dalla Questura, così come gli incontri presso i comitati di quartiere svolti in collaborazione con la polizia locale per difendersi dalle truffe.

In crescita anche le espulsioni con accompagnamento nei centri di identificazione ed espulsione o nei paesi di origine mirate a quei soggetti che, come ha sottolineato il questore, “meritano una particolare attenzione”. Alta la guardia anche sui fenomeni eversivi. “Su questo fronte, Cremona”, ha ricordato il questore, facendo riferimento agli scontri scoppiati durante il corteo antifascista del 24 gennaio 2015, “ha vissuto un anno importante. Stiamo continuando a lavorare per garantire alla cittadinanza una vita tranquilla”. Significativi i dati relativi all’adozione di provvedimenti amministrativi nella lotta a fenomeni di microcriminalità e nel contrasto a problemi di sicurezza pubblica e urbana. Gli avvisi orali sono passati da 40 a 46, mentre i fogli di via obbligatori da 75 a 100.

Molto importante, infine, è stato il lavoro sul fronte dell’ educazione alla legalità: 114 incontri, più di 7000 ragazze e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado protagonisti di iniziative e convegni tenuti da personale della Questura e delle specialità della polizia di Stato sui temi della legalità, del bullismo, della violenza di genere, della sicurezza in rete e delle sicurezza stradale.

Al di là dei dati e delle statistiche, ha quindi concluso il questore Bonaccorso, “il compito delle forze dell’ordine è quello di assicurare la libertà dei cittadini e liberarli dal condizionamento della paura”.

 

I REATI IN PROVINCIA 

I reati in provincia, passati da 14.015 a 11.938, sono complessivamente diminuiti di – 2.177 reati, corrispondenti al 14,82 %. I casi di omicidio colposo (incidenti stradali) sono passati da 11 a 23, mentre non si è verificato alcun incidente sul lavoro con esito mortale.
Le denunce di lesioni dolose sono passate da 349 a 342 (-7), le percosse da 146 a 93 (- 53), le minacce da 563 a 405 (-158), le ingiurie da 531 a 395 (-136). Le denunce per violenza sessuale sono aumentate da 18 a 20.
I furti, semplici e aggravati, passati da 7.207 a 6.074, hanno fatto registrare una netta diminuzione di 1.133 casi, corrispondenti al 15,72 % in meno rispetto al periodo precedente. Diminuiti i furti con destrezza, da 433 a 379 (-54), i furti in esercizi commerciali, da 548 a 408 (-140), quelli su auto in sosta, da 768 a 573 (-195) e di autovetture, da 156 a 150. In aumento i furti con strappo, da 25 a 27, i furti in abitazione, da 1744 a 1800 (+56) e di ciclomotori, da 16 a 31. Sono anche diminuiti i furti di opere d’arte e materiale archeologico, da 8 a 0, così come i reati di ricettazione, da 135 a 79 (-56).
Le rapine sono complessivamente aumentate, da 105 a 114 (+9), mentre sono diminuite le rapine in abitazione, da 14 a 13, quelle in banca, da 6 a 4 e quelle presso uffici postali, da 3 a 0. Aumentate, invece, quelle consumate in esercizi commerciali, da 17 a 19, e quelle nella pubblica via, da 46 a 47.
Sono aumentate le denunce per estorsione, da 54 a 57, slegate da un contesto di criminalità organizzata e i casi di usura, da 2 a 4. Le truffe e frodi informatiche sono diminuite, da 841 a 793 (-48), mentre sono risultate invariate nel numero di 7 le denunce per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.
I reati di stupefacenti sono passati da 127 a 113, ma ciò non equivale ad affermare che il consumo e lo spaccio siano in calo.
Sono infine diminuiti i delitti informatici, da 100 a 89, l’abusivismo commerciale ed in particolare la contraffazione di marchi, da 22 a 10.
Dal 1° aprile 2015 al 31 marzo 2016, in relazione agli 11.938 reati consumati, sono state complessivamente assicurate alla giustizia 3.255 persone, delle quali 3.013 indagate in stato di libertà e 242 in stato di arresto.

Sara Pizzorni

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