Politica

Foedus, attacchi e urla per la resa dei conti

Da sinistra: Galli, Vaccari, Caleffi, Boni e Vezzoni

RIVAROLO MANTOVANO – Amministrare il bene pubblico è diventato estremamente complicato ed espone chi assume questo ruolo ad ogni tipo di rischio e umiliazione. Come quello capitato venerdì sera nella sala polivalente al sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli sommerso da frastuoni e schiamazzi per la verità indegni di una società civile. Fino ad essere investito dai ripetuti inviti ad “andare a casa” urlati a squarciagola. Un atteggiamento curioso manifestato da chi non tanto tempo prima lo aveva scelto come primo cittadino. Da questa premessa si capisce quanto la serata abbia toccato livelli di nervosimo e tensione altissime tra il pubblico costretto a seguire il dibattito fuori nonostante fossero state aggiunte sedie in continuazione. Ghiotta l’occasione per i cittadini di assistere ad un confronto tra schieramenti opposti e capire la conveniva o meno della dibattuta appartenenza all’Unione Foedus. Una scelta, quella dell’Unione, che volente o nolente tra sei mesi diventerà obbligatoria, secondo la legge che non sosterrà più i Comuni con meno di 5mila abitanti. Il sindaco Galli però non ha spiegato con chi vorrà aggregarsi una volta uscito da Foedus, ribadendo il suo profondo disaccordo con Rivarolo del Re, Casteldidone e Spineda. Il presidente dell’Unione, Davide Caleffi, ha cercato di esporre ancora una volta i vantaggi delle scelte fatte portando in sala l’intera squadra: dai dipendenti in prima fila (altre due ore di sciopero) segretaria provinciale Cisl, gli altri due sindaci dell’Unione Pierromeo VaccariMarco Vezzoni, la segretaria Livia Boni. Suo il lungo intervento per spiegare la costituzione del bilancio con le entrate e le uscite ma soprattutto precisando la totale assenza di preconcetti riguardo la scelta di Rivarolo Mantovano di firmare un contratto per la fornitura di energia elettrica differente da quanto proposto da Foedus. Da qui in poi le scaramucce, con le accuse di falsità e attacchi. Fino a quando Galli si è avvicinato al microfono per sostenere la sua tesi riguardo l’antieconomicità delle proposte sino a chiedersi se appartenere all’Unione poteva servire per ripagare i debiti di Rivarolo del Re alle prese con la nota questione con la società del gas. Affermazione che ha mandato ancora più in alto il livello sonoro della sala. Lunedì Galli riunirà il suo Consiglio per ufficializzare il recesso dall’Unione. A inizio serata i sindaci pro Foedus hanno accusato un personaggio non meglio identificato di voler sabotare l’incontro, dato che prima del dibattito questi ha preso il microfono ed è uscito dalla sala, portandoselo via.

Rosario Pisani

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