Piadena, Francesconi e la sua lista: "Precedenza a italiani, economia e sicurezza"
Ha condiviso il ricorso per far decadere la Cavazzini? "Innanzitutto bisogna dire che la legge è uguale per tutti, quindi non è stato fatto nulla di strano: lei, esperta di politica e militante, doveva conoscere le regole".
PIADENA – A Pietro Francesconi, candidato della lista “Piadena al centro”, chiediamo innanzitutto come è nata la decisione di presentarsi ai cittadini: «Prima della mia candidatura è nato il gruppo, all’indomani della decadenza di Ivana Cavazzini. Abbiamo iniziato a fare gli incontri raccogliendo persone intorno al progetto, sorretto dall’idea di mettere assieme le varie anime del centro-destra. Dopo aver costituito il gruppo e concordato il programma, è emersa la mia candidatura. Inizialmente si era pensato a due possibili candidati che però per motivi personali hanno rinunciato, e io nel gruppo ero l’unico ad avere avuto esperienze amministrative, e che poteva fare da collettore alle varie anime dell’area, essendo considerato un “moderato”».
Francesconi infatti è stato assessore allo sport e all’ambiente di Isola Dovarese dal 2009 al 2014. Originario di Piadena, il matrimonio nel 1988 lo ha portato a Isola. «Ma ho sempre vissuto Piadena per motivo di lavoro, presto aprirò qui il mio ufficio e valuto di tornarci ad abitare». In fondo anche la sua concorrente non è piadenese doc, essendo di Drizzona. «Neanche ci è nata lei a Piadena: è di Castel Goffredo».
Ha condiviso il ricorso per far decadere la Cavazzini? «Innanzitutto bisogna dire che la legge è uguale per tutti, quindi non è stato fatto nulla di strano: lei, esperta di politica e militante, doveva conoscere le regole. Inoltre, il vero conflitto di interessi lo aveva quando, presidente dell’Unione in quanto sindaco di Drizzona, e presidente Anci per i piccoli Comuni, ha approfittato del ruolo per candidarsi a Piadena. La legge non lo impediva, ma il conflitto c’era. A differenza di Giuseppe Torchio, lei è stata avvantaggiata dalle cariche ricoperte. Io stesso, che partecipavo da assessore agli incontri dell’AC12, ho assistito ai suoi scontri con gli amministratori di Piadena».
Nel vostro programma emerge il tema della sicurezza, oltre all’assistenza delle fasce deboli, purché si tratti di italiani. «Vogliamo dare la precedenza a chi risiede in Italia, intendendo anche gli extracomunitari che hanno cittadinanza italiana. Ho toccato con mano situazioni in cui gente che vive da tempo in paese è penalizzata nei confronti di chi arriva da fuori, e lo trovo inaccettabile. Quanto alla sicurezza, la intendo a 360 gradi, non limitata alla delinquenza».
E poi spicca il sostegno alle imprese. «Io sono un imprenditore, e vedo che la giunta odierna non ha assessori che si occupino di politiche economiche. Con me ci sarà, e si occuperà anche di commercio, bandi per finanziamenti e aiuto alle startup». Ad appoggiare Francesconi sono: Maurizio Bonacorsi, Rudy Bruschi Robusti, Monica Griffini, Silvia Guarneri, Graziella Leali Bompani, Rinaldo Mura, Paola Pellizzoni, Laura Lucini Pigoli, Fabrizio Pozzi, Matteo Priori e Marialuisa Rosati.
Vanni Raineri