Cronaca

Bando di primariato all'Oglio Po: un medico ora rischia il falso ideologico

Michele Di Stefano, che vinse quel bando, avrebbe presentato per poter partecipare al concorso una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà differente rispetto a quanto invece emerso nel certificato di servizio. Ecco perché ora il rischio per lui è l’accusa di falso ideologico.

CASALMAGGIORE – Una vicenda che affonda le sue radici nella primavera 2014 torna d’attualità con la chiusura delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Cremona. Parliamo del concorso per il ruolo di primario di Medicina Generale dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano, vinto due anni fa dal dottor Michele Di Stefano, che arrivò davanti a Rino Frizzelli e a Giorgio Ragni, attuale primario nominato nel marzo 2014 dall’allora direttore generale Simona Mariani.

Ebbene, Michele Di Stefano avrebbe presentato per poter partecipare al concorso una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà differente rispetto a quanto invece emerso nel certificato di servizio. Ecco perché ora il rischio per lui è l’accusa di falso ideologico: fu proprio il dottor Frizzelli, sostenuto dall’avvocato Dionigi Biancardi di Mantova, a presentare l’esposto in Procura segnalando l’irregolarità. Per tutelarsi all’epoca l’ospedale Oglio Po, nella figura sempre di Mariani, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cremona, congelò la nomina quinquennale di Di Stefano proprio perché la documentazione non era conforme e il certificato di servizio non corrispondeva al contenuto dell’autocertificazione. Sarebbero serviti ulteriori accertamenti da parte dell’azienda ospedaliera, mentre Di Stefano si ritirò dal concorso con una nota del marzo 2014.

La nomina di Ragni, che “scavalcò” Frizzelli, è invece assolutamente regolare: la legge Balduzzi del 2012, infatti, consente alla direzione generale di scegliere, in graduatoria, un medico che non necessariamente deve avere conseguito il punteggio più alto. Ora per Di Stefano verrà fissata l’udienza preliminare, in cui si valuterà la possibilità di rinviare a giudizio il medico.

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