La Messa di Requiem di Mozart per ricordare don Massimo Morselli
La sagra di Breda Cisoni domenica sera ha indossato la sobria veste di un evento importante come quello della commemorazione del parroco spentosi a 47 anni nell'aprile di un anno fa.
BREDA CISONI (SABBIONETA) – Un raro caso in cui fiera del paese non significa solo sferragliare di giostre o suoni di trombette. La sagra di Breda Cisoni domenica sera ha indossato la sobria veste di un evento importante come quello della commemorazione di don Massimo Morselli, spentosi a 47 anni nell’aprile di un anno fa. Una ricorrenza triste che però ha offerto la possibilità a tantissima gente di riempire la chiesa per assistere ad un concerto vocale strumentale di straordinaria bellezza: l’esecuzione della Messa da Requiem di Mozart. Un evento sublime introdotto dal parroco di Sabbioneta don Samuele Riva che ha illustrato brevemente la suggestione della partitura così bene inserita nell’archittetura maestosa della chiesa. Descrivere le sensazioni trasmesse dal Coro dell’Estudiantina di Casalmaggiore e l’Orchestra Filarmonica di Mantova, diretti dal Maestro Donato Morselli (fratello del sacerdote scomparso) non è semplice e oltretutto superfluo. Una di quelle situazioni in cui la scrittura appare inutile in assenza dello spartito e dell’esecuzione musicale.
Le tante persone che conoscono il Requiem sanno a quali emozioni può condurre l’ascolto di questo capolavoro scritto da Wolfgang Amadeus Mozart mentre chi era presente al concerto di Breda ha colto in pieno la totale simbiosi tra la commemorazione luttuosa e l’esecuzione del capolaboro mozartiano. Specialmente quando dalle voci possenti del coro ben amalgamate in precedenza con quelle del soprano Federica Bersellini, del contralto Claudia Galanti, del tenore Alex Magri e del basso Francesco Azzolini è uscito “Lacrimosa” il brano più struggente e conosciuto di tutto il repertorio, al termine della cui scrittura, poco ore dopo il maestro chiudeva, a soli 35 anni di età, la sua breve ma tormentata esistenza.