La tangenziale dei bambini e un nuovo stradello che può rivoluzionare pure il Piedibus
“Per capire a cosa serve lo stradello di collegamento creato in questi giorni grazie all'intervento gratuito di alcune aziende private locali - spiegano proprio dal Comitato Slow Town - bisogna conoscere le modalità di spostamento delle scolaresche scuola-centro storico e del Piedibus".
CASALMAGGIORE – Lo stradello che collega l’ultimo tratto di argine maestro a Casalmaggiore con il piazzale che porta alla scuola Marconi non solo è realtà da un mese circa, ma ora è stato pure abbellito e realizzato con tutti i crismi, in vista della tre giorni dedicata ai più piccoli e alla mobilità sostenibile promossa da Slow Town.
“Per capire a cosa serve lo stradello di collegamento creato in questi giorni grazie all’intervento gratuito di alcune aziende private locali – spiegano proprio dal Comitato Slow Town – bisogna conoscere le modalità di spostamento delle scolaresche scuola-centro storico e del Piedibus. Non tutti sanno, infatti, che i bambini quando si recano a piedi in città per andare in Piazza Garibaldi, in Biblioteca o al Museo Diotti seguono un percorso molto pericoloso, perché il tragitto più diretto e breve comprende il transito su via Adua che per lunghi tratti non ha marciapiede nè passaggi pedonali ed è priva della segnaletica a terra. E’ una strada a doppio senso di marcia con il limite dei 50 km/h che in alcuni punti a causa delle costanti auto in divieto di sosta sulla carreggiata obbliga i pedoni ed in questo caso le scolaresche a camminare in mezzo alla strada”.
Il Comitato poi analizza il percorso nello specifico. “Se immaginiamo il percorso dalla scuola Marconi, usciti da via Rotelli, i bambini si immettono su una curva a gomito in via Adua (già lì le auto parcheggiate sui due lati e l’assenza del marciapiede obbligano il pedone a camminare sulla strada), poi più avanti devono attraversare sull’incrocio con via Volontari del Sangue privo di passaggio pedonale e proseguire a sinistra della carreggiata per essere pronti in fondo alla via, in piena curva cieca, a girare verso via Formis. A quel punto i bambini devono passare un altro incrocio pericolosissimo tra via Romani e via Formis. Questo percorso è talmente pericoloso e inadeguato per i pedoni che quando una decina di anni fa tracciarono le linee del Piedibus evitarono accuratamente di passare da via Adua perché ritenuta inidonea”.
“La linea Arancione del Piedibus casalasco che parte da Piazza Garibaldi e prosegue su via Baldesio e via Romani – spiegano da Slow Town – non gira verso via Adua che sarebbe il percorso naturale più diretto e veloce, ma prosegue e gira sulla sinistra più avanti su via del Lavoro facendo lo stesso tragitto della linea Gialla (proveniente da via Guerrazzi). Ora, con l’apertura a breve dello stradello, come abbiamo sottolineato alle Maestre nell’incontro di presentazione e organizzazione della Città dei Bambini tenuto alla Scuola Marconi il 19 Aprile, non ci sono più scusanti nel continuare a fare quel percorso pericoloso su via Adua con i bambini, perché il tragitto sull’argine è allo stesso tempo sicurissimo e veloce. Ci hanno infatti confermato le insegnanti che la scelta di passare su via Adua deriva dal fatto di non avere un percorso alternativo che permetta loro di arrivare in centro in un tempo ragionevole per poi svolgere le visite guidate e si sono dette molto contente di avere a disposizione questo stradello, che risolve sia il problema della sicurezza dei bambini sia il problema della velocità degli spostamenti scuola-centro storico”.
Da qui la proposta di variare per l’anno scolastico 2016/2017 il tragitto della linea Arancione del Piedibus. “I bambini che per la maggior parte sono raccolti in piazza Garibaldi, dopo essere transitati su via Baldesio potrebbero salire sull’argine maestro e poi proseguire fino alla scuola Marconi lontano dalle auto e dai pericoli. La Tangenziale dei Bambini completata dallo stradello potrebbe anche essere sede di un Bicibus che parte dall’ospedale vecchio, permettendo anche a chi è più lontano di arrivare a scuola senza usare l’auto passando su un percorso sicurissimo pedonale/ciclabile”.
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