Cultura

Tre corti dagli studenti dello scientifico di Viadana: proiezioni a Casalmaggiore

L’ultimo sabbionaio dell’Oglio - Antonio Vernizzi è l'esempio di una vita di lavoro spesa accanto e sul fiume Oglio, il testimone privilegiato di un modo di intendere la relazione con l'ambiente, la traccia tangibile di un mondo scomparso.

Gli studenti delle classi  5° A e 5° B del Liceo scientifico di Viadana e le insegnanti Paola Longari e Neri Saccani organizzano un’iniziativa per la proiezione di alcuni cortometraggi sul tema “Paesaggio”. Appuntamento giovedì 21 aprile alle ore 21 presso  la Biblioteca civica A.E. Mortara (Via Marconi, 8  – Casalmaggiore).

L’ultimo sabbionaio dell’Oglio – Antonio Vernizzi è l’esempio di una vita di lavoro spesa accanto e sul fiume Oglio, il testimone privilegiato di un modo di intendere la relazione con l’ambiente, la traccia tangibile di un mondo scomparso. Il suo lavoro è stato quello del sabbionaio, ovvero del cavatore di sabbia dal letto del fiume. Un lavoro tramandato e amato che ha contribuito a fargli trovare il senso dell’esistenza e a mantenerlo in contatto con chi lo aveva preceduto. Antonio da anni non è più il sabbionaio dell’Oglio eppure continua, ogni sera, a recarsi sul posto che, per tanto tempo, è stato il vitale scenario di epiche fatiche, di felici ricompense, di relazioni famigliari mai dimenticate : “c’è una vita che non ti lascia…”.

Antonio trasmette con l’intenso pudore di un uomo della bassa, il valore del lavoro. Gli studenti, quasi intimoriti dalla testimonianza, pongono lapidarie domande che tentano appena di ricostruire la sua piccola storia. Durata 5 minuti

Noi siamo le nostre mani – Indagine e valorizzazione estetica di gesti relativi ad attività lavorative rare o scomparse. Una sineddoche, ovvero la parte per il tutto, per valorizzare il lavoro ed una serie di saperi complessi trasmessi senza molte parole ma con atti basati su vaste e profonde memorie. Le mani agiscono, trasformando materiali :naturali , artificiali, ecc. tracciando segni precisi sul territorio. Il nostro territorio (prov.MN), diventato famoso per la sua operosità, si mostra attraverso una prospettiva a sorpresa che ne visualizza pure le contraddizioni anch’esse figlie dell’inarrestabile processo di trasformazione dettato da un modello di sviluppo talvolta non pienamente condiviso. Durata 5 minuti

Un polittico per via Convento (una strada racconta) – Esaminando il concetto di trasformazione urbana, gli studenti hanno circoscritto l’indagine ad una strada periferica dell’abitato del Comune di Viadana dove : innesti architettonici, abbandono e rovina risultano particolarmente incidenti. Il percorso filmico, che si svolge nello spazio e nel tempo, ha inteso valorizzare sia un passato remoto poco noto e documentato e sia un presente particolarmente anonimo. Come in un’antologia di Spoon River, le case fungono da lapidi facendo affiorare storie di donne e uomini che ridonano senso ad una condizione urbana come tante, ma non per questo da ignorare. Durata 23 minuti

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