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Processo Torchio, giudice infortunato: la sentenza slitta da maggio all'estate

Uno dei tre giudici è però incappato in un grave infortunio e poiché la legge impedisce la sostituzione di un giudice quando la causa è trattenuta in decisione ecco emergere la necessità di rimettere il procedimento in istruttoria fissando una nuova udienza per il 20 aprile prossimo.

Nella foto Giuseppe Torchio

BOZZOLO – Ogni evento  della vita presenta sempre due risvolti. C’è chi esulta e chi al contrario patisce malcontento e rabbia. In pratica è ciò che sta accadendo a Bozzolo dove venerdì è arrivata la notizia di un ulteriore rinvio riguardo la fine del processo Torchio. La sentenza era attesa all’inizio di maggio, quindi tra una ventina di giorni perché quello era il periodo concesso dal Tribunale di Brescia per ricevere le memorie difensive definitive dopo le conclusioni del collegio giudicante.

Uno dei tre giudici è però incappato in un grave infortunio e poiché la legge impedisce la sostituzione di un giudice quando la causa è trattenuta in decisione ecco emergere la necessità di rimettere il procedimento in istruttoria fissando una nuova udienza per il 20 aprile prossimo. In quella occasione il collegio giudicante nominerà il nuovo giudice in sostituzione di quello colpito da grave infortunio. Dopo di che partiranno i  famosi 60 giorni più ulteriori 20 necessari ai difensori per  depositare le memorie conclusive. Di conseguenza la risposta al quesito se Giuseppe Torchio sia da ritenere eleggibile o meno, a causa del presunto ritardo nel dimettersi da consigliere comunale a Spineda prima di presentarsi in lista a Bozzolo, arriverà se tutto va bene ad estate inoltrata.

Salvo imprevisti e altri contrattempi, la sentenza quindi dovrebbe giungere ai primi di luglio. In caso contrario il periodo estivo in cui la Magistratura notoriamente va in vacanza, farà slittare tutto ad ottobre, permettendo a Torchio quindi di avvicinarsi al secondo panettone della sua tormentata vicenda bozzolese, quando in realtà gli avversari auspicavano già dal Natale scorso la sua fuoriuscita dal Palazzo Municipale. In paese la vicenda vede diversi pareri contrastanti ma ciò che emerge è la tensione e l’incertezza che serpeggia tra la gente. Disagi e contrasti che dalle strade e quartieri salgono su in Comune portando anche là dentro malumore e insofferenza. Al punto che  persino un paio di  autorevoli componenti la stessa maggioranza non manca di manifestare nervosismo per questa vicenda che tutti vorrebbero vedere conclusa in qualche maniera.

Rosario Pisani

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