Viadana, M5S chiede a Zucchini di precisare: "Scuola di musica non è di serie B"
"Spiace che l’Amministrazione Comunale abbia voluto affermare ufficialmente che l’attività dell’insegnamento musicale non possa configurarsi in un “bisogno della collettività….per raggiungere l’obiettivo dell’accrescimento della cultura”, quasi che fosse un’attività di serie B”.
VIADANA – In merito alla delibera della Giunta Comunale n. 63 del 31 marzo 2016, con la quale vengono approvate le linee di indirizzo per l’indizione di apposito bando di assegnazione in gestione della Scuola Comunale di musica A. Moro, attualmente gestita dall’associazione Ars Musica, il Gruppo di lavoro del Movimento 5 Stelle di Viadana esprime perplessità in merito a quanto affermato nella delibera stessa ed alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni dall’assessore Zucchini.
“Se da un lato, infatti – spiegano i 5 Stelle – viene riconosciuta l’importanza rivestita dalla promozione della didattica musicale, stante la forte tradizione vantata dalla nostra città, dall’altro l’amministrazione Comunale prende atto che “per l’attività in premessa, in base al nuovo contesto normativo e giurisprudenziale, non può ritenersi effettivamente esistente un obbligo di servizio pubblico universale, inteso come attitudine dell’attività a soddisfare i bisogni della collettività, o comunque di una determinata categoria di soggetti, e tale da imporre l’assunzione di corrette compensazioni economiche per raggiungere l’obiettivo dell’accrescimento della cultura da parte dell’Ente locale, come indicato nella relazione depositata agli atti del 30.01.2016”.
“Il Movimento 5 Stelle Viadana – si legge nella nota – prende atto della precisazione fornita dall’Assessore Zucchini, in merito all’impegno di inserire nel bando di prossima pubblicazione lo stanziamento di un contributo per la Scuola comunale di Musica, ritenendo che, in caso contrario, assisteremmo ad un inevitabile forte incremento delle quote di iscrizione alla Scuola stessa. Spiace, tuttavia, che l’Amministrazione Comunale abbia voluto affermare ufficialmente che l’attività dell’insegnamento musicale non possa configurarsi in un “bisogno della collettività….per raggiungere l’obiettivo dell’accrescimento della cultura”, quasi che fosse un’attività di serie B”.
“Invitiamo quindi l’Amministrazione stessa – prosegue i pentastellati – sia per fugare le legittime perplessità che si stanno diffondendo tra gli utenti della Scuola, e non solo, sia per veder riaffermato l’indiscutibile valore che l’insegnamento musicale riveste per la formazione dei nostri giovani, ad impegnarsi concretamente affinché non venga a mancare, anche per il futuro, la certezza di un sostegno economico che, sino ad oggi, si è dimostrato indispensabile per consentire alla Scuola di Musica di svolgere al meglio la propria attività ed ai nostri giovani di potervi accedere con costi sostenibili”.
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