Cronaca

Dal Rotary una Paul Harris per il 'maestro' di canottaggio Umberto Viti

Consegnato dal Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta il riconoscimento all'allenatore dei canottieri olimpici dell'Eridanea.

Umberto Viti insignito della Paul Harris

CASALMAGGIORE – Da lunedì sul petto del mitico allenatore Umberto Viti campeggia una nuova decorazione. Non uno scudetto né altri emblemi sportivi ma l’onorificenza più alta che il Rotary possa concedere: la Paul Harris, l’attestato che richiama il nome dell’avvocato statunitense fondatore del Rotary nel mondo. “Ne ho già una”: ha reagito tra il sorpreso e il lusingato il premiato mentre gli veniva appuntata la spilla. “Sì ma questa ha lo zaffiro!”: gli ha risposto Massimo Mori presidente del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta per sottolinearne il livello più alto. Su Umberto Viti occorrerebbe scrivere un romanzo cominciando dalla sua straordinaria modestia e semplicità che non ha mai abbandonato nemmeno dopo aver portato a casa ben quattro medaglie olimpiche grazie ai risultati degli atleti da lui preparati nel canottaggio. A cominciare dal 1988 quando Gianluca Farina conquistò il primo posto a Seul, in Corea. E sul podio oltre a lui salì il nome di Casalmaggiore scritto su tutti i giornali del mondo e pronunciato in altrettante trasmissioni televisive. Peccato che durante la conviviale rotariana di lunedì sera, organizzata all’Eridanea, elegante sede dell’omonimo circolo, non sia stata ritrasmessa la telecronaca di 28 anni fa quando il mitico Giampiero Galeazzi perse quasi la voce con il suo resoconto ardente e appassionato che pareva addirittura spingere l’imbarcazione verso la linea del traguardo. Delle caratteriatiche di Viti ha ben parlato Farina, sedutogli accanto, sottolineando prima di tutto le qualità umane che lo hanno reso padre prima ancora che allenatore per molti di loro.

Un concetto ribadito dallo stesso protagonista della serata il quale ha rimarcato la soddisfazione di aver scoperto nei tanti ragazzi incontrati in quasi mezzo secolo di allenamenti dei veri uomini ancor prima che degli atleti e dei campioni. Un concetto che ha giustificato la scelta di Mori nel decidere una conviviale in quell’ambiente e in quella sede “Perché spesso andiamo a cercare fuori queste qualità e pregi senza magari accorgerci che li abbiamo qua in casa tra i nostri concittadini”. Ospiti della serata anche il presidente della Canottieri Eridanea Marzio Azzoni e alcuni altri atleti della società. Una serata semplice, e cordiale tra gente del posto abituata a ricoprire il proprio ruolo senza fronzoli né tante etichette. Lavorando sodo in acqua, tutti i giorni dell’anno tenacemente. Una gratificazione che va estesa anche ai fratelli Cagna anche loro impegnati in Eridanea seppur in settori differenti, l’uno come somellier l’altro ai fornelli. Dando dimostrazione, attraverso la cena preparata, di una elevata professionalità conquistata nonostante la giovane età.

Rosario Pisani

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