Politica

Fond. Gonzaga, minoranza: "Da sindaco comportamento penalmente rilevante"

"Si rende conto il sindaco che l’influenza dominante nei confronti della fondazione tanto da richiedere le dimissioni di consiglieri o di presidenti nonché diffidare altri dall’assumere decisioni a favore dell’ente privato comporta la violazione delle più semplici regole amministrative, civile e penali".

Nella foto la sede della Serini a Sabbioneta

SABBIONETA – La situazione della Fondazione Isabella Gonzaga di Sabbioneta e ovviamente della Casa di riposo Serini torna al centro del dibattito politico a Sabbioneta. In merito infatti alle recenti evoluzioni del Cda della Fondazione, con il botta e risposta tra la presidente Sara Malagola e il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi, interviene con una interrogazione urgente indirizzata al primo cittadino il consigliere di minoranza Pierpaolo Tognini.

Nel lungo documento, che ripercorre le tappe della vicenda che hanno portato alla dimissioni di alcuni membri del Cda e alla contestazione da parte del sindaco della proposta di Malagola di mettere in vendita gli immobili per poter pagare gli emolumenti dei dipendenti, considerato lo stato di profonda crisi economica in cui versa la Fondazione, Tognini attacca in particolare il sindaco per le ingerenze dello stesso nella questione, riportando articolo di stampa che testimonierebbero questa situazione.

“In un recente consiglio comunale la presidente della Fondazione – scrive Tognini – riconosciuto da tutti i gruppi consiliari come Ente autonomo al Comune, ha illustrato le proposte che il consiglio d’amministrazione dello stesso stavano valutando da diversi mesi, ossia la vendita di un immobile al fine di salvare la fondazione da una triste liquidazione per mancanza di liquidità. Inoltre la vendita dei terreni della fondazione, così come spiegato dalla Dott.ssa Sara Malagola in Consiglio comunale, è servita per il pagamento del TFR agli ex dipendenti della comunità alloggio Federica Serini ma pare che non fosse sufficiente a coprire tutti i debiti accumulati dalla Fondazione. Va detto che lo Statuto della Fondazione stabilisce l’indicazione da parte del consiglio comunale di tre membri del consiglio d’amministrazione esclusivamente al fine di poter nominare un organo esecutivo che gestisca l’oggetto sociale dell’ente privato per i fini indicati dallo statuto. Tale indicazione, tuttavia, è da intendersi non una scelta politica ma bensì un retaggio del precedente statuto precedente al passaggio a fondazione privato quando era qualificata come ente pubblico. L’amministrazione comunale di Sabbioneta non dovrebbe mai influire, di norma nelle scelte del consiglio d’amministrazione. In altri termini la nomina di alcuni degli amministratori ai soli fini di valutazione delle capacità professionali o di competenze dei medesimi, nell’ottica di terzietà nella nomina stessa e senza alcun vincolo di mandato all’interno della fondazione stessa”.

Tognini elenca poi una serie di motivazioni giuridiche, richiamandosi a leggi e articoli che evidenziano lo status di Onlus della Fondazione che, come tale, “non contempla nessuna regola volta ad attribuire ai Membri del Consiglio d’Amministrazione ruoli e funzioni a tutela degli interessi propri dell’Ente Comune come non contempla alcuna norma volta a riservare ruoli rappresentativi dell’Ente che ha provveduto alla designazione. Sottolineiamo inoltre che, dopo questa indebita e ripetuta ingerenza da parte del sindaco e del proprio consigliere politico personale, in tutto questo Teatro dell’assurdo per la fondazione e per la comunità Sabbioneta, un consigliere di opposizione non ha trovato nient’altro di più utile per la comunità che sollevare il problema del presunto allevamento di daini nella nuova casa di riposo; il Sindaco dal canto suo, che continua a manifestare il proprio interesse nella salvezza della Fondazione pur sapendo da mesi la situazione drammatica dei conti della stessa, non ha trovato di meglio che dimostrarlo anche emettendo, nello scorso mese di ottobre,  un avviso di accertamento per il pagamento dell’ICI per gli anni 2010 e 2011 per la somma di 11mila euro relativa alla strutture dell’ex Casa di riposo e dell’ex comunità alloggio, pur consapevole di aver aiutato economicamente altre associazioni e fondazioni nonché che neanche per gli anni successivi sono stati pagate le tasse per questo motivo”.

Da qui una serie di domande a Vincenzi: “Ritiene che sia di aiuto ad una Fondazione in difficoltà inviare la richiesta esecutiva di pagamento per la soma di 11mila euro? E’ a conoscenza che le fondazioni ONLUS sono esenti dal pagamento dell’Ici-IMU? Non ritiene che il comportamento minaccioso assunto nei confronti dei consiglieri d’amministrazione della fondazione privata Isabella Gonzaga nella scelte amministrative all’interno dell’ente, comporti fatti penalmente rilevanti? E’ a conoscenza della normativa sulle ONLUS la quale stabilisce che gli enti territoriali pubblici non possono ottenere questo status né gli enti privati che subiscano “un’influenza dominante”da parte di enti territoriali pubblici?”.

E ancora, come riporta il testo dell’interrogazione. “Si rende conto il sindaco che il comportamento dominante nei confronti dei consiglieri d’amministrazione indicati per la fondazione Isabella Gonzaga può comportare la decadenza dello status di ONLUS per la fondazione stessa con grave ed irreparabile danno; che i gravi ed irreparabili danni potrebbero comportare conseguenze di responsabilità civile da parte del Comune di Sabbioneta oltre che del sindaco stesso; che l’influenza dominante nei confronti della fondazione tanto da richiedere le dimissioni di consiglieri o di presidenti nonché diffidare altri dall’assumere decisioni a favore dell’ente privato comporta la violazione delle più semplici regole amministrative, civile e penali; che la liquidità della fondazione è ormai negativa con forte rischio di decozione della stessa la quale potrebbe comportare, nelle more dei giochi di potere del sindaco stesso, la liquidazione dell’ente a favore di fondazioni o compagini dei comuni limitrofi?”. Una serie di domande destinate a scaldare anche il prossimo consiglio comunale di Sabbioneta.

Giovanni Gardani

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