Cronaca

Cava Caselli e trivelle "accendono" il consiglio comunale di Viadana

Seduta fiume mercoledì sera: riunione iniziata alle ore 19 e terminata a mezzanotte.

Il consiglio comunale di mercoledì

VIADANA – Un consiglio comunale estremamente tecnico quello affrontato mercoledì sera a Viadana. Senza tralasciare punte polemiche e scontri verbali com’è consuetudine nei consessi politici. Si è iniziato con il problema di Cava Caselli dove Nicola Federici (Pd) ha accusato l’amministrazione comunale di non essere intervenuta su una relazione della ditta Bacchi da cui emergeva la conclusione di lavori di piantumazione. Lavori tra l’altro eseguiti dal Consorzio Forestale Padano “il cui presidente è Carlo Alberto Malatesta candidato sindaco leghista di Marcaria”: ha sottilineato Federici a cui ha ribattuto con tono piccato il consigliere Romano Bellini: “E’ estremamente scorretto parlare di chi non è presente citando oltretutto una candidatura che non esiste”.

Più avanti è toccato a Giovanni Fava affondare una mozione presentata da Susy Foti del Movimento 5 Stelle a proposito del referendum contro le trivelle in mare dicendo: “I comizi elettorali li fanno i partiti non i Comuni”. Così il punto è stato bocciato nonostante la cancellazione di alcuni passaggi che non erano piaciuti alla maggioranza, come ad esempio la divulgazione nelle scuole del tema scarsamente conosciuto. Bocciatura nonostante la contrarietà di Dario Anzola e di Silvio Perteghella. Quest’ultimo ha espresso stupore dichiarando: “Mi risulta strano che un Consiglio Comunale non possa spingere la gente a votare”. A togliere ulteriori dubbi anche il parere del nuovo segretario comunale Marco Cini, alla sua prima presenza ufficiale in Consiglio, che ha ricordato una circolare della Prefettura concernente il divieto di utilizzare strutture pubbliche per parlare del Referendum del 17 aprile prossimo. Il resto dell’assemblea, iniziata alle ore 19,00 e chiusa a mezzanotte con il rinvio di due mozioni inerenti la questione profughi, delle quali si parlerà nella nuova convocazione del 15 aprile, si è concentrata su molte questioni tecniche. Temi esposti dal sindaco Giovanni Cavatorta con l’ausilio della responsabile dell’Ufficio Teccnico Nadia Mori riguardanti l’applicazione della Iuc (Imposta unica comunale) tariffe Imu, Tasi e Tari (sostanzialmente invariate).

Le agevolazioni alle nuove imprese, scarse e limitate come ha sottolineato Anzola, l’approvazione e disciplina dell’uso di beni immobili mentre lungo è stato il dibattito sulla razionalizzazione delle società partecipate come impone una disposizione della Corte dei Conti. Sulla questione degli incentivi alle start up le minoranze hanno sottolineato come non sarebbero state sufficienti quelle manovre per risollevare l’economia soprattutto per i negozi del centro storico. “Prendere lezioni da chi ha massacrato per 15 anni il centro storico intervenendo solo con il posizionamento di telecamere finte è davvero curioso:” ha dichiarato Avigni a cui Anzola ha risposto che la crisi delle attività era da addebitare alle crisi non alle precedenti amministrazioni. L’ex vicesindaco ha poi incalzato l’assessore alla Cultura Ilaria Zucchini per sapere se i locali dell’ex Pretura continueranno anche in futuro ad ospitare classi scolastiche nonostante i disagi e i rischi. La decisione dipenderà dal numero di iscrizioni, anche se si è intuito che non ci saranno cambiamenti. Per la raccolta rifiuti si procederà ad un bando di gara, con la necessità di tornare a costi più ragionevoli ritenendo eccessivi gli attuali 2 milioni e 700 mila euro, anche se l’aumento di 4000 abitanti negli ultimi anni spiega in parte la crescita della spesa. Positivo infine il discorso sulla farmacia Comunale che con i due punti vendita (largo De Gasperi e Gerbolina) continuano a garantire, nonostante il minor valore delle ricette, ottime entrate per le casse comunali da cui usciranno investimenti per 36mila euro per migliorare le strutture.

Rosario Pisani

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