Cronaca

Gussola, rimosso il cancello con scritta "incriminata". Il comune: "Non conforme al progetto"

Il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini ha voluto precisare di essere dispiaciuto per molti dei commenti razzisti pervenuti in merito alla vicenda. “E’ stato montato un caso che non c’era e, vista la delicatezza del tema e del periodo, si poteva evitare”.

Nella foto il cancello senza più la parte incriminata

GUSSOLA – Il cancello incriminato non c’è più. O meglio è stata rimossa la parte sottostante, che recava la scritta, in caratteri arabi, “Allah Akbar” (Allah è grande), contestata da parte della popolazione gussolese perché il messaggio, in sé innocente, è stato ricondotto dall’attualità al messaggio lanciato dai terroristi durante i recenti attacchi in Europa e nel mondo.

La rimozione del cancello è stata effettuata nelle scorse ore, dato che il comune ha riscontrato un problema tecnico, poiché la parte sottostante in ferro battuto non era conforme, nella realizzazione, a quella presentata nel progetto iniziale sul tavolo dell’Ufficio Tecnico comunale. Il cancello doveva cioè essere cieco, non permettendo così di osservare all’interno, cosa che invece era teoricamente possibile per la presenza dei ricami (e sarebbe invece impossibile con una lamina piatta). Da lì la decisione, anche per evitare ulteriori intoppi non soltanto di tipo tecnico, di procedere a rimuovere l’oggetto della discordia.

Il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini ha voluto precisare di essere dispiaciuto per molti dei commenti definiti “razzisti” pervenuti in merito alla vicenda. “E’ stato montato un caso che non c’era e, vista la delicatezza del tema e soprattutto del periodo, si poteva evitare” ha spiegato il primo cittadino.

Giovanni Gardani

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