Ambiente

San Martino dall'Argine, grande scoperta: analizzati e salvati tre gelsi monumentali

"Ora i gelsi sono “salvi”, e come Amministrazione - precisa Renoldi - ci siamo già attivati per iscriverli tra gli alberi monumentali censiti in un apposito elenco dal Corpo Forestale dello Stato. Grazie alla cortese disponibilità del Sig. Tosetti, presto potranno essere visitabili anche dalle scuole locali".

Nella foto i gelsi di San Martino

SAN MARTINO DALL’ARGINE – Eccezionale scoperta a San Martino dall’Argine. All’interno di un’abitazione privata sono stati scoperti tre gelsi monumentali, cioè tre alberi che hanno requisiti dimensionali o di longevità di particolare pregio o valore.

Ne parla il Sindaco Alessio Renoldi: “Alcuni mesi fa siamo stati contattati da un privato, il Sig. Tosetti residente in via Carrobbio, che ci ha detto di avere nel suo giardino delle piante secondo lui di particolare pregio. Ci siamo interessati insieme al Parco Oglio Sud, e abbiamo verificato insieme a una Guardia Ecologica Volontaria. Si è subito capito che eravamo di fronte a qualcosa di veramente raro, tre gelsi dalle dimensioni enormi e quindi probabilmente di circa 200 anni. Il più grande di questi ha una circonferenza di 5,40 metri e potrebbe quindi essere il terzo gelso più grande d’Italia dopo quello di Bondeno (5,90 m) e di Lastra Signa (5,78 m). Gli altri hanno circonferenze di 4,80 e 4,60 m”.

“Purtroppo i gelsi erano davvero malmessi, capitozzati non troppo tempo fa – spiega Renoldi – come si faceva una volta per favorire un’esagerata produzione di foglie per nutrire i bachi da seta. Nonostante questa coltivazione sia sparita da anni, la “moda” di capitozzare le piante c’è ancora purtroppo, con gravi danni per le piante. Ciò nonostante ci siamo attivati subito e abbiamo fatto fare una relazione tecnica inerente lo stato vegetativo e la stabilità dei tre gelsi. La relazione è stata preparata dall’agronomo Dott. Luciano Visentini, che ha specificato anche come intervenire con urgenza per salvare gli alberi”.

E così è stato fatto, tramite l’impresa “Arboricoltura di Piero Mori”, specializzata in tree climbing, sono stati fatti i lavori di messa in sicurezza, con il consolidamento con tiranti e impuntellando i rami più esterni, oltre che un congruo diradamento dell’edera che soffocava per intero le piante. “Ora i gelsi sono “salvi”, e come Amministrazione – precisa Renoldi – ci siamo già attivati per iscriverli tra gli alberi monumentali censiti in un apposito elenco dal Corpo Forestale dello Stato. Grazie alla cortese disponibilità del Sig. Tosetti, presto potranno essere visitabili anche dalle scuole locali, in modo che le nuove generazioni possano crescere con la consapevolezza che la natura può parlarci in molti modi”.

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