Meneghetti, lezione a Commissione della Camera sulla quarta rivoluzione
"Non avrò un approccio tecnico davanti a voi parlamentari - ha esordito l'ad -. Siamo di fronte a una vera rivoluzione, alle porte di una trasformazione radicale dell'economia, della società e dell'intero modo di vivere cui siamo abituati".
CASALMAGGIORE/ROMA – Fabbrica Digitale è sempre più un’eccellenza nell’ambito della tecnologia a livello nazionale. Dopo le recenti esperienze a Expo e a Mantova Capitale della Cultura, si è aggiunta ieri mattina l’audizione dell’ad dell’azienda di Casalmaggiore Francesco Meneghetti alla Camera dei Deputati.
L’intervento di Meneghetti è avvenuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Industria 4.0: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali”, davanti alla X Commissione Attività Produttive della Camera. Il dirigente casalese ha preso per primo la parola, seguito dai rappresentanti di Porsche Consulting, Italian Business Angels Network, Fonderie Digitali e Avio Aero. Alle ore 10 (in diretta sul canale tv digitale e sulla web tv) Meneghetti ha iniziato il suo intervento, aiutato da alcune slides, trasmettendo al legislatore la propria visione relativa alla rivoluzione globale che la quarta rivoluzione industriale comporta.
«Non avrò un approccio tecnico davanti a voi parlamentari – ha esordito l’ad -. Siamo di fronte a una vera rivoluzione, alle porte di una trasformazione radicale dell’economia, della società e dell’intero modo di vivere cui siamo abituati. Non dobbiamo entrare in questa rivoluzione, ci siamo già entrati. L’industria 4.0 è forse la causa, ma non l’effetto, quindi vorrei spiegarvi effetti e conseguenze di questa rivoluzione».
La prima rivoluzione industriale fu legata all’introduzione della macchina a vapore, la seconda dell’elettricità nei processi produttivi, la terza delle tecnologie e della comunicazione (rivoluzione industriale del digitale). Quale definizione per la quarta rivoluzione industriale? «Quella del digitale sostitutivo. Le tecnologie cui ci affidiamo ogni giorno sono sostitutive delle professioni umane. Interi ambiti di attività saranno coperti da attività svolte da robot. La cosa che nessuno si aspetta è che saranno colpiti di più i colletti bianchi. Questa non è una crisi congiunturale, ma strutturale, gran parte dei posti di lavoro persi non saranno più recuperati in quanto già sostituiti dalle tecnologie. Le vittime dell’industria 4.0 ci sono già state». I robot sono già attivi nella medicina, nei trasporti e in tanti altri settori.
Vanni Raineri