Tangenziale dei Bambini: l'ok arriva anche dalla Fiab
L'imprimatur di Piercarlo Bertolotti, presidente della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sezione di Cremona. All'inaugurazione della Città dei Bambini, invitato il presidente della Commissione Trasporti, Paolo Gandolfi.

CASALMAGGIORE – “Hanno fatto venti chilometri di ciclabili a Manhattan, non riusciamo a farne due a Casalmaggiore?”: si chiede Piercarlo Bertolotti, presidente della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sezione di Cremona. Lo fa sull’argine di Santa Maria, dopo aver percorso parte di quella che il comitato Slow Town vorrebbe far diventare la ‘tangenziale dei bambini’: un percorso esistente e (quasi) completamente in sicurezza. Un progetto, quello spiegato da Giancarlo Simoni alla presenza anche di Nazzareno Condina, entrambi del comitato, che ha già strappato consensi tra gli esperti della viabilità sostenibile, l’architetto Matteo Dondè in primis che sarà a Casalmaggiore per l’iniziativa ‘La Città dei Bambini’, al via il 6 maggio prossimo. Con lui, preannuncia Condina, dovrebbe esserci anche il deputato del Pd Paolo Gandolfi, presidente della Commissione Trasporti e relatore del nuovo Codice della Strada.
Non a caso è stato scelto l’argine maestro per il sopralluogo di lunedì mattina: l’arteria ciclo pedonale casalese diverrà la ‘tangenziale dei bambini’ e l’imprimatur di Bertolotti non ha fatto altro che sottolineare la bontà dell’idea. Un progetto messo nero su bianco in uno dei dodici cartelli che “arrederanno” Casalmaggiore dal 6 all’8 maggio. “Un tipo di cartografia – spiega Simoni – che dovrà essere capita dai bambini, prima di tutto. Saranno loro a dover imparare come muoversi in città”. Stilizzato anche il tracciato del ‘metrominuto’, con tutte le varie fermate.
Tutto a misura di bambino, insomma, come l’iniziativa Fiab ’30 e lode’, sulla moderazione della velocità dei veicoli lungo le strade urbane. A proposito di viabilità, a Casalmaggiore si parla di Put e Slow Town e Fiab hanno le idee chiarissime in merito: “Per rivedere il Piano Urbano del Traffico, si parte dalle auto. Ma a parlare è il Codice della Strada, la priorità va ai pedoni e ai ciclisti, poi vengono i mezzi pubblici, poi lo stallo delle auto”. Anche in tema di parcheggi, Bertolotti e Simoni parlano all’unisono: “Più ciclisti significa meno auto ferme negli stalli cittadini. Ma per avere più biciclette in giro, servono strade in grado di accoglierle. A Casalmaggiore ci sono vie in cui le biciclette possono transitare in un solo senso. E le carreggiate sono spesso larghe, quindi basterebbe recuperare un metro, spostare gli stalli e lo spazio necessario per ricavare il passaggio delle bici sarebbe già stato trovato. Ma qui si pensa più volentieri alle rotatorie”.
Bertolotti ha quindi concluso con una precisazione sulla moderazione della velocità: “Le zone trenta non vogliono essere frustate agli automobilisti, ma servono per creare percorsi nuovi. Il traffico cittadino, a trenta all’ora, è anche più scorrevole”.
Simone Arrighi