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Pomì, nessuno come te: in 6 anni completato il puzzle di final four di Coppa Italia

Un premio alla costanza e anche alla rapidità con la quale la Pomì ha scalato le categorie, riuscendo in sei anni a passare dalla finale a quattro di Sarno in B2 fino all’importante appuntamento di Ravenna.

CASALMAGGIORE – Nessuno come la Pomì: proprio così, c’è un record rimasto celato a chi non sia appassionato (e forse un po’ maniaco) di statistica, rivelato dall’ultimo successo delle rosa contro Scandicci, che ha consentito alla squadra di Barbolini di guadagnarsi l’accesso alla final four di Coppa Italia sfuggita nei due precedenti in A1. Ebbene, proprio questo tassello, che mancava all’appello, rende il ruolino di marcia in questa competizione del club casalese unico nella storia del volley italiano: nessuna società infatti è riuscita a giocare finali (o, nel caso specifico, final four) in tutte le principali categorie pallavolistiche, ossia dalla B2 alla A1. Nessuno c’è riuscito, si intende, con lo stesso club, la stessa denominazione, lo stesso sponsor, in continuità.

Un premio alla costanza e anche alla rapidità con la quale la Pomì ha scalato le categorie, riuscendo in sei anni a passare dalla finale a quattro di Sarno in B2 (vittoria nel 2010 contro le padrone di casa in semifinale e poi Montecchio Maggiore nell’atto conclusivo) fino all’importante appuntamento di Ravenna, dove con l’eliminazione di Conegliano le rosa arrivano peraltro con buone chance, forti della tradizione favorevole con Bergamo, che sfideranno in semifinale.

Il rapporto con la Coppa Italia per Casalmaggiore è stato sempre di amore e odio: vincente nel 2010, come detto, la Pomì ha giocato un’altra finale (sempre con la formula della final four) nel 2011 in serie B1. In quel caso trionfò Ornavasso, dopo che la Pomì aveva superato Collecchio in semifinale. Nel 2012 un anno buco, per così dire, perché Casalmaggiore uscì ai quarti in serie A2, ma la final four arrivò dodici mesi dopo, con Cuello in panchina che uscì sconfitto da Frosinone. Quella fu l’unica occasione in cui la Pomì non giocò una final four vera e propria ma una sfida secca, dato che così prevedeva il regolamento. Era il 2013, appunto, e la Pomì ribaltò Ornavasso in semifinale con il 3-0 di Viadana dopo avere perso 1-3 fuori. Il resto è storia e attualità, con i tre assalti alla final four di A1 culminati finalmente con il successo di mercoledì.

Nessuno come la Pomì, insomma, e a proposito dell’esperienza di Ravenna, ecco che sono stati comunicato anche gli orari: sabato 19 marzo al Pala De Andrè la prima semifinale sarà Montichiari-Piacenza alle ore 17.30, mentre Casalmaggiore sfiderà Bergamo alle 20.30. Nessuna finale per il terzo posto (come invece avverrà in Champions League), mentre dopo la finale di A2, ecco che l’ultimo atto della Coppa Italia di A1 si giocherà alle 17.45. Sotto il Torrazzo già si stanno muovendo e l’agenzia “Al centro del sistema” di Cremona sta organizzando la trasferta di due giorni a Ravenna per tutti i tifosi, comprensiva di pullman, soggiorno e biglietto di ingresso al PalaDeAndrè. Nei prossimi giorni se ne saprà di più: intanto venerdì alle 17.30, per festeggiare, ecco l’amichevole con Zurigo in Baslenga, che torna a respirare il volley europeo dopo i test match di fine anni ’80. La vera domanda è: come farà tutto il calore rosa a entrare in un palazzetto da 500 posti scarsi?

Giovanni Gardani 

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