Sabbioneta, rimpasto in giunta dopo che il Pd si "allontana" Il consigliere Tognini attacca
In particolare Tognini accusa perché “è tempo del secondo rimpasto in meno di due anni! Noi tutti ricordiamo ancora i rimpasti della precedente giunta Aroldi e le critiche con i quali venivano sottolineati dall’attuale sindaco".
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SABBIONETA – Il terremoto che ha scosso il mondo politico sabbionetano non è passato inosservato. Il Partito Democratico ha tolto l’appoggio al sindaco Aldo Vincenzi e il primo ad andare all’attacco è stato il consigliere di minoranza Pierpaolo Tognini. “Infine si è verificato ciò che noi paventavamo fin dall’inizio… il Partito Democratico si è accorto di ciò che si era palesato immediatamente alla fine delle ultime elezioni: a gestire il nostro comune non è il sindaco Vincenzi, né tanto meno la sua giunta. Chi detta le linee e ha l’ultima parola su tutto è l’assessore esterno nominato (non votato!) dal suo giovane rampollo con tendenze neo comuniste candidatosi sindaco con una lista civica”.
Tognini riprende da vicino il pensiero dei “dem”. “Adesso il Pd attacca duro e dichiara addirittura: “di certo non sarebbe nata la lista ‘Sabbioneta Cambia’ (quella di Vincenzi) se avessimo anche solo immaginato un simile esito”. Un po’ tardi per pensarci, visto che il loro sostegno ha portato proprio all’attuale sindaco i voti necessari per la vittoria. E’ comunque la dimostrazione che, per quanto Vincenzi ripeta di essere stato eletto con una lista civica, il colore politico di tale lista è ben chiaro ed evidente. Sabbioneta sta pagando le scelte fatte in difesa di questo colore, trovandosi sempre più isolata all’interno di un territorio che sta pianificando un futuro su basi condivise da tutti gli amministratori, esclusi Vincenzi e pochi altri. Il sindaco dimostri la propria autonomia di pensiero, si liberi di chi sta inchiodando la cittadina su posizioni estremiste e minoritarie all’interno di un territorio, l’Oglio Po, che sta pensando in grande senza di noi!”.
In particolare Tognini accusa perché “è tempo del secondo rimpasto in meno di due anni! Noi tutti ricordiamo ancora i rimpasti della precedente giunta Aroldi e le critiche puntuali con i quali venivano giustamente sottolineati dall’attuale sindaco, ma di fatto da allora nulla è cambiato. I subentri verificatisi nella sua giunta rassomigliano molto a quelli già visti in precedenza; anche durante la passata amministrazione vi era una figura di riferimento presente nello staff del sindaco che assomigliava molto in termini pratici a quella che ora ricopre l’assessore Claudio Balestrieri. Senza dimenticare il discorso dei capi area in cui è suddivisa la struttura amministrativa municipale: il sindaco si è sempre dichiarato a parole favorevole ad una sostanziale modifica per poi rimanere immobile quando da eletto ne ha avuto la possibilità. Cambiano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa. Dove sarebbe il tanto propagandato cambiamento che ha dato il nome alla vostra lista? A noi sembra che invece di cambiare Sabbioneta sia notevolmente peggiorata”.
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