L'Avis di Casalmaggiore in cerca di giovani donatori
Serata informativa presso la sede di via Baslenga. Ospiti d'onore, il capitano della Pomì Valentina Tirozzi e l'atleta paralimpico nonché mental coach Andrea Devicenzi.
CASALMAGGIORE – Il dono del sangue come gesto di generosità e responsabilità. Su questi presupposti la sezione Avis di Casalmaggiore ha aperto le proprie porte per una serata informativa organizzata dal proprio team ciclistico. L’obiettivo, accogliere nuovi soci, per incrementare una raccolta, quella del sangue, capace di salvare vite. Come quella di Andrea Devicenzi, scelto dall’Avis come testimonial: all’età di 17 anni, colui che oggi è un atleta paralimpico capace di imprese straordinarie e un mental coach in grado di avviare progetti con decine di migliaia di ragazzi, fu costretto a lottare per la vita. Diciotto sacche di sangue gli permisero di superare un incidente stradale che gli costò l’amputazione della gamba sinistra.
Il suo racconto, unito al plauso per i volontari da parte del capitano della Pomì Casalmaggiore, Valentina Tirozzi, ha strappato emozionati consensi lunedì sera. Ad offrire tutte le informazioni sulla donazione e sull’attività dell’associazione è intervenuta la dottoressa Laura Sanfilippo. Massimo Mantovani e Antonio Tambini dell’Avis Pedale Casalasco hanno completato il tavolo dei relatori. Gian Matteo De Simone, dopo l’introduzione, ha offerto al pubblico la possibilità di fare domande agli ospiti.
Non è mancato il saluto del sindaco Filippo Bongiovanni, che ha sottolineato l’importanza dell’associazione numericamente più ampia del casalasco. A mancare, per ora, è un ricambio generazionale tra i donatori avisini. Da qui il richiamo di organizzatori, Mantovani in primis, e della presidente dell’Avis casalese Fernanda Somenzi: “Abbiamo circa 1200 donatori. Noi speriamo che dopo serate come questa, con esempi positivi, sempre più persone possano avvicinarsi all’associazione”.
Simone Arrighi