Incontro sulla sicurezza a Bozzolo: gruppi whatsapp, argine a furti e truffe
Truffe, scippi e furti sempre in agguato soprattutto ai danni delle persone anziane verso cui le forze dell’ordine non si stancano mai di raccomandare attenzione e prudenza, ricordando di non far entrare nessuno mai nella propria abitazione. “Purtroppo c’è cascata anche la mia nonna che ha 90 anni, facendosi truffare da un finto avvocato” ha raccontato il capitano Antonino Chiofalo comandante la Compagnia dei Carabinieri di Viadana, invitato venerdì a Bozzolo per la serata sulla sicurezza.
In provincia di Mantova e a Bozzolo si manifestano percentuali di reati molto inferiori alla media nazionale. Ovviamente questa constatazione non deve far pensare che l’emergenza furti in paese sia da sottovalutare. Anche perché i calcoli delle percentuali ricordano la storia del pollo che qualcuno divide per due mentre c’è chi lo mangia per intero. Il riferimento lo ha fatto il comandante Chiofalo relatore alla serata sulla sicurezza organizzata dal Sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio. Davanti ad una sala civica affollata l’ufficiale ha snocciolato i dati relativi a tutto il 2015 spiegando poi come sono organizzate le forze dell’ordine sul territorio. Al consigliere comunale Marcante che lamentava una eccessiva indulgenza da parte dei magistrati nei confronti dei malviventi, Chiofalo ha ricordato che le decisioni vengono prese in base alle leggi emanate da rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti. Una residente nel Villaggio Traldi ha poi chiesto consigli e suggerimenti per quanto riguarda il gruppo organizzato con il sistema delle comunicazioni telefoniche attraverso il social WhatsApp, che il capitano ha incoraggiato suggerendo però che chi lo usa resti nella piena legittimità, senza agire in modo circospetto ma facendosi vedere il più possibile. “Il presidio del territorio è sufficentemente consolidato e adeguato. E non pensiate che ci possano mandare carabinieri in più”, ha dichiarato il capitano. A cui sono andati i ringraziamenti finali di Torchio il quale confidando nelle prossime applicazioni tecnologiche finanziabili dal bando regionale, ha concluso affermando che la crisi economica, il contesto sociale in cui viviamo purtroppo non lasciano presagire un calo di questi odiosi reati. E solo aiutandosi a vicenda segnalando ogni situazione anomala e con gli sforzi delle Amministrazioni comunali si potrà trovare qualche difesa a questo fenomeno dilagante che sta imperversando da un paese all’altro.
Rosario Pisani