Oglio Po trivellato per metano e petrolio? Ora è arrivata la richiesta al Ministero
Lo ha reso noto il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi, specificando che la richiesta prende il nome di “Gussola” e riguarda un territorio ampio 36mila ettari partendo dalle porte di Cremona sino ad arrivare all'Oglio Po.
CASALMAGGIORE – Il Casalasco destinato a diventare il Texas della pianura padana. Una prospettiva che fa vibrare l’anima, il cuore e soprattutto il portafoglio di amministratori e semplici cittadini, solleticati dall’idea che questa terra per certi versi depressa possa crescere a livello degli Emirati Arabi. Che Martignana un giorno assomigli a Dubai City o Agoiolo diventare Abu Dhabi naturalmente è un’iperbole ma la prospettiva ha una sua consistenza per effetto della richiesta di perforazioni avanzata da una società specializzata proprio in questa settore.
La Pengas Italia infatti ha presentato la domanda presso il Ministero dello Sviluppo economico nel dicembre scorso reintegrandola una decina di giorni fa, il 27 gennaio per l’esattezza. Lo ha reso noto il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi, specificando che la richiesta prende il nome di “Gussola” e riguarda un territorio ampio 36mila ettari partendo dalle porte di Cremona sino ad arrivare a Piadena, Pieve San Giacomo, Torre dè Picenardi e Casalmaggiore. Si tratta di una trentina di comuni cremonesi, di cui alcuni mantovani come Canneto sull’Oglio, Bozzolo, Asola e Sabbioneta, dove il sottosuolo potrebbe cominciare a ricevere le trivelle alla ricerca di eventuali depositi di idrocarburi.
In attesa che la società richiedente riceva le necessarie autorizzazioni le varie associazioni ambientaliste sono già in preallarme pronte a raccogliere firme affinchè la terra e le proprietà agricole dopo il rischio di selvagge asfaltature non venga adesso selvaggiamente perforata alla ricerca di petrolio e metano. Il Texas padano, insomma, è destinato a fare discutere a lungo.
Rosario Pisani