Bozzolo, i passaggi a livello lumaca mettono d'accordo pure Fava e Torchio
Fava lunedì è intervenuto sui gravi disguidi che il passaggio a livello di Bozzolo in località Tezzoglio, sulla linea Mantova-Cremona, sta arrecando alla circolazione, scrivendo agli ingegneri Spirolazzi e Tamburo.
BOZZOLO – Si sa che i rapporti tra il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio e l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava non sono propriamente (e politicamente) idilliaci. Ma se è una causa è buona e giusta, ecco che non ha colore politico. Per questo, dopo le denunce del sindaco bozzolese, Fava lunedì è intervenuto sui gravi disguidi che il passaggio a livello di Bozzolo in località Tezzoglio, sulla linea Mantova-Cremona, sta arrecando alla circolazione. Lo stesso ha scritto così agli ingegneri Gabriele Spirolazzi (responsabile unità territoriale linee Sud Lombardia) e Giovanni Tamburo (responsabile del programma soppressione passaggi a livello) affinché le ferrovie risolvano una situazione di grave disagio e pericolo per gli automobilisti.
“Sono voluto intervenire tempestivamente a tutela del territorio compreso tra Marcaria e Bozzolo – spiega Fava – perché fino a circa un mese fa il passaggio a livello sulla strada provinciale 64 in località Tezzoglio funzionava in modalità automatica a semibarriere, mentre ora è diventato a doppie barriere azionate direttamente dalla Centrale operativa di Milano, con ritardi insostenibili”.
Cronometro alla mano, infatti, mentre prima rimanevano abbassate per un minuto circa, ora invece, spesso rimangono abbassate sino a 25 minuti. “Ho chiesto la cortesia di esaminare il caso – afferma Fava – anche perché già il passaggio a livello di viale Valzania – via Cremona, che dal centro di Bozzolo porta alla zona artigianale e industriale vive una situazione di disagio, in seguito all’automazione delle sbarre governata da Milano”.
L’assessore Fava, inoltre, rileva come il passaggio a livello di Tezzoglio si trovi a breve distanza dall’incrocio sulla ex strada statale 10 Padana Inferiore e che, con i prolungati tempi di sbarramento, i veicoli arrivino a formare una colonna che arriva ad occupare persino l’intersezione. “Capita anche con ambulanze in attesa – richiama l’attenzione Fava – e con la scarsa visibilità causata dalla nebbia il pericolo di sinistro stradale aumenta vertiginosamente”.
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