La Notte del Romani tra scuola e "magia": e un gran finale in musica
Una serata organizzata dalla dirigente scolastica Luisa Spedini, dagli studenti rappresentanti d’istituto e dai vari professori, che si sono resi disponibili, per organizzare il percorso con una cadenza puntuale.
CASALMAGGIORE – L’hanno ribattezzata “La Notte del Romani”: proprio così con l’articolo determinativo, perché non è stata, non poteva essere, una notte qualsiasi. Per la prima volta infatti il percorso di orientamento per i ragazzi delle scuole medie del Casalasco che potrebbero trovare nello storico istituto di Casalmaggiore un piano di studi adatto alle proprie aspirazioni e al proprio futuro, dopo alcuni incontri presso la stessa struttura di via Trento, è terminato con una serata, giovedì dalle 19 alle 22 durante la quale sono state proposte varie attività. A tutti è stato consegnato un depliant con l’offerta formativa, che spazia dai Licei Classico, Linguistico e Scientifico Tecnologico, passando dai Geometri e dall’Itis. Poi la serata è entrata nel vivo.
Come a dire che dopo le parole e dopo i tour per conoscere strutture e aule dell’edificio di competenza provinciale, trattandosi di una scuola superiore, è stato possibile per molti ragazzi toccare con mano. Una serata organizzata dalla dirigente scolastica Luisa Spedini, dagli studenti rappresentanti d’istituto e dai vari professori, che si sono resi disponibili, assieme ai collaboratori scolastici per organizzare il percorso con una cadenza puntuale. Una sorta di programma a tappe e ad incastro, con la possibilità di assistere a più momenti esplicativi, laboratori e qualche volta veri e propri show, anche in replica.
Dal piano terra al secondo piano dell’istituto è stato così possibile parlare di architettura, topografia e arte, con riferimenti stretti ai luoghi di Casalmaggiore – si pensi ad esempio agli Angeli di San Rocco – e ancora di chimica con esperimenti suggestionanti che a qualcuno hanno ricordato anche Hogwarts, la patria di Harry Potter. Senza scordare informatica, lingue straniere con “Il Mercante di Venezia” di Shakespeare, e Artica, un corridoio studiato apposta per unire arte e fisica, due mondi apparentemente così distanti. Non mancavano riferimenti alla filosofia con “Aut… Aut” o alla lingua greca con un labirinto legato all’idioma, alla storia, alle nostre origini. Per finire un po’ di musica con la Polo Junior Band e le Sweet Poison, band tutta al femminile, ad eccezione del cantante. Anche in questo caso il momento musicale ha unito dietro gli strumenti studenti, ex allievi dell’istituto e professori. Tutti insieme appassionatamente per una notte, pardon una serata, che ha richiamato oltre 200 ragazzi, a turnazione.
Giovanni Gardani